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1973 ♦ Il Movimento è ormai nato - Messaggi dal 01 agosto al 19 settembre

1 agosto 1973. Festa di Sant'Alfonso de' Liguori.
Sarà una Chiesa nuova.
«"Gesù, dammi il tuo Cuore perché voglio amare la Madonna come l'hai amata Tu". Questa, figlio mio, è preghiera che Io stessa ti ho ispirato: nessuno infatti mi ha mai amata come mio Figlio Gesù. Di quale tenerezza mi ha circondata! Lui è sempre stato in me; siamo cresciuti assieme nella vita privata, in quella pubblica; siamo stati una sola cosa durante la sua Passione e la sua morte sulla Croce. Il vedere il dolore della Madre che assisteva alla sua atroce agonia gli ha accorciato la vita; più che alle sofferenze fisiche il suo Cuore di Figlio non ha potuto resistere a questo indicibile strazio. "Mamma!" è stato il suo ultimo gemito, il forte grido con cui è spirato sulla Croce. Ora Gesù è molto contristato, persino sdegnato, nel vedere quanto numerosi sono i Sacerdoti che mi hanno allontanata dal loro animo, mi hanno dimenticata nella loro vita, mi hanno eclissata nell'animo di tanti fedeli. Per colpa loro, la devozione verso di Me, sempre così viva nella Chiesa, ora si è molto illanguidita; in alcuni posti si è quasi spenta. Dicono che Io - la Mamma - oscuro la gloria e l'onore dovuto solo a mio Figlio. Poveri figli miei, quanto sono insensati, quanto sono ciechi! Come il Demonio li ha saputi prendere. A tanta cecità sono giunti per non aver ascoltato né Gesù né Me. Si sono lasciati condurre solo da se stessi, dalla loro intelligenza, dalla loro superbia e così si sono prestati al gioco di Satana, che era quello di riuscire - finalmente - ad oscurarmi nella Chiesa, a cancellarmi dalle anime. Bisognerà che ancora mi metta in cammino per cercare fra i Sacerdoti quelli fedeli, quelli che mi ascoltano, quelli che mi amano. Per mezzo di loro tornerò a risplendere più luminosa nella Chiesa, dopo la grande purificazione... Solo la Mamma ha da Gesù il potere di riportare a casa i figli che si sono smarriti. Ma ho bisogno di Sacerdoti umili e coraggiosi: pronti a farsi deridere, pronti a farsi calpestare per Me.
Sarà con questi Sacerdoti, umili, derisi e calpestati che Io formerò la schiera che mi consentirà di portare a Gesù un innumerevole numero di figli, purificati ormai da grandi tribolazioni. E sarà una Chiesa nuova per un nuovo mondo, ove mio Figlio Gesù finalmente regnerà. Satana soltanto teme questa mia vittoria; e questa Io la otterrò per mezzo di voi, miei Sacerdoti prediletti, che Io sto radunando nel mio Movimento».

9 agosto 1973.
Il fine della tua esistenza.
«Come sono contenta che sei qui con x. Dovete volervi bene proprio come due
fratellini. I due miei figli, da me prediletti, che do in dono l'uno all'altro! Voi dovete volervi bene, dovete gioire e soffrire assieme, per i miei disegni... Per il Movimento dei miei Sacerdoti Io ho scelto te: per questo tu devi vivere; devi pregare, agire, soffrire, devi diventare santo: ecco il fine stupendo che Io pongo alla tua esistenza, o figlio! Quanto vi amo, quanto vi guardo teneramente; come di cuore vi benedico!».

21 agosto 1973. Festa di San Pio X.
Sul mio Cuore in preghiera.
«Perché non scrivi tutto quanto Io faccio sentire al tuo cuore? Mi dici che sono cose troppo intime, troppo belle. Ma un giorno si dovrà sapere quanto Io ti ho amato, cose grandi Io in te ho operato. E questo solo perché tu hai totalmente offerto al mio cuore la tua nullità. Abituati ad essere calpestato, ad essere trascurato, a non essere capito, né considerato. E necessario che per te avvenga così. E quando senti dentro di te una interiore ribellione che ti porta a dire a te stesso: "Perché? Non è giusto. Devo rivendicare i miei giusti diritti". Rispondi subito: "Va' indietro Satana. Non berrò il calice che il Padre mi ha preparato?" Io ho fretta; i momenti decisivi si avvicinano e tu dovrai al più presto completare l'Opera che ti ho affidato: il Movimento dei miei Sacerdoti. Io stessa verrò in aiuto alla tua grande debolezza. Ma tu sta' in ogni istante sul mio Cuore in preghiera. Lascia che Io sempre più operi in te».

24 agosto 1973.
A grandi mete di santità.
«La tua vita, figlio, è tanto preziosa e non devi sciuparla neppure per un Istante. Per questo esercitati a stare in Me, sul mio Cuore, ad agire sempre con Me: a pensare con la mia mente, a vedere le cose col mio sguardo, a toccarle con le mie mani ad amarle con il mio Cuore. Vi sono momenti in cui questo particolarmente l'avverti, ed è quando sei con Me nella preghiera: allora ti senti veramente il figlio sul Cuore della Mamma e la tua anima gusta così quel momento di paradiso, che Io riservo gelosamente ai miei figli prediletti. Uscito dalla preghiera, sembra che ogni altra cosa ti stanchi e ti annoi. Questo è un altro dono che Io ti faccio. Perché anche quando non preghi, tu devi essere sempre in atto di preghiera, e lo sei quando vivi abitualmente in Me. Allora anche quando parli o ti diverti o fai gite, sei sempre in Me, perché fai ogni cosa con Me. Così voglio tutti i Sacerdoti del Movimento Sacerdotale Mariano. Devono essere: Sacerdoti miei. Te lo ripeto: miei. Da quando si sono consacrati al mio Cuore Immacolato non possono più appartenere a se stessi. La loro vita, la loro anima, la loro intelligenza, il loro cuore, il loro bene, anche il male che hanno fatto e i difetti che hanno: tutto è mio, tutto mi appartiene.
Il mio Cuore Immacolato è una fornace di purissimo fuoco: tutto brucia, tutto consuma, tutto trasforma. Poiché questi Sacerdoti sono miei, essi devono abituarsi a lasciarsi guidare da Me: con semplicità, con abbandono. La mia gioia è quella di
condurre, come Mamma, i miei figli Sacerdoti a grandi mete di santità. Li voglio ferventi, li voglio innamorati del mio Figlio Gesù, li voglio sempre fedeli al Vangelo. Devono essere docili nelle mie mani per il grande disegno di Misericordia; e per mezzo di essi salverò un numero sterminato di anime. Saranno la mia gioia, la corona più bella del mio Cuore Immacolato e Addolorato che ancora vuole essere il mezzo di salvezza per la Chiesa e per l'umanità».

28 agosto 1973.  Festa di Sant'Agostino.
È scesa la notte sul mondo.
«È ormai scesa la notte sul mondo, o figlio: questa è l'ora delle tenebre, l'ora di Satana; è il momento del suo più grande trionfo. Come ho gradito la tua preghiera e la tua sofferenza per riparare il grande oltraggio, la più orribile bestemmia che sia
stata rivolta contro mio Figlio. Né durante la sua vita pubblica, né durante il processo e la sua orribile condanna, mio Figlio Gesù è stato infangato tanto. Persino davanti al Sinedrio non si trovarono accusatori, tanto limpida e pura era stata la sua vita.
Ora si attenta alla sua purezza, si propaganda una bestemmia così orribile e satanica, che il Cielo tutto resta quasi sbigottito e incredulo. Come si è potuto arrivare a tanto? Quale tremenda e ormai inarrestabile bufera si sta per abbattere sulla povera umanità!
Il Papa soffre e prega: sta su una croce che lo consuma e lo uccide. Questa volta ha anche parlato, ma la sua voce cade in un deserto. La mia Chiesa è diventata più che un deserto. Sacerdoti che Io sto radunando nel mio Movimento per arginare questa avanzata di Satana, voi dovete fare una fortissima barriera con il Papa. Dovete propagare la sua voce, dovete difenderlo, perché toccherà a Lui reggere la Croce in mezzo alla più grande tempesta della storia. A voi il compito di difendere l'onore conculcato di mio Figlio: con la vostra vita, con la vostra parola, con il vostro sangue.
A voi il compito di giudicare e di condannare il mondo, perché più che mai questo mondo è nel Maligno. Rispondete, Sacerdoti a Me consacrati, al mio pressante appello. Siate generosi: ho bisogno di voi perché i momenti decisivi sono ormai arrivati ».

29 agosto 1973.
Per tutti i miei figli Sacerdoti.
«Quanto comunico a te, o figlio, non ti appartiene ma è per tutti i miei figli Sacerdoti che Io prediligo. Soprattutto è per i Sacerdoti del Movimento Sacerdotale Mariano, che Io amo di tenerissimo amore, che voglio formare e condurre per mano per disporli alla loro grande missione. Perciò quanto ti ho detto raccoglilo in fascicolo.... Tu non occuparti di nulla per tutto ciò che riguarda la stampa: il tuo Confessore penserà a tutto. E questo fascicolo venga diffuso al più presto fra i Sacerdoti: sarà il mezzo con il quale li radunerò da ogni parte e con cui mi formerò il mio esercito invincibile. Sta nel mio Cuore sempre e confida in Me, o figlio!»

Loreto 19 settembre 1973. Festa della Madonna de La Salette.
La Mamma va amata e vissuta.
«Sta' sul mio Cuore, figlio, e non pensare a nulla di quanto oggi dovrai dire. Io stessa parlerò, attraverso di te, a questi miei figli. Dirò ad essi quanto il mio Cuore desidera e li aiuterò ad uscire da una grande aridità e stanchezza. Poveri figli miei: devono stare tutto il giorno ad ascoltare lunghe e complicate relazioni su di Me, che servono solo ad inaridire il cuore, a stancare la mente, a togliere dall'anima ogni slancio di affetto filiale verso di Me. La Mamma non va studiata, va amata e vissuta. Quanto poca preghiera si fa: la Santa Messa al mattino, un breve Rosario alla sera e poi nulla: tutto il giorno chiacchiere su chiacchiere. Io dirò ad essi, attraverso di te, che per onorarmi occorre pregare di più e chiacchierare di meno. Voglio il cuore e l'anima dei miei figli; voglio riempirli di amore verso di Me, accenderli di entusiasmo, spalancare la loro anima ad accogliere tante grazie. Io sono Mamma e ricompenso la loro venuta quassù con grazie straordinarie e la più bella è che oggi tutti saranno accesi da un grande amore verso di Me. E questo avverrà per mezzo della tua parola, o figlio. Parla ad essi del mio Movimento Sacerdotale: vi sono tra i Sacerdoti presenti alcuni, buoni, che Io ho fatto venire qui apposta per questo. Sono anime belle di Sacerdoti che Io ho preparato da tempo per entrare nel mio Movimento. Essi attendono questa chiamata come la terra riarsa attende una goccia di rugiada. Questi accoglieranno il mio invito ed entreranno nel mio Movimento. I tempi si avvicinano, o figlio, e Io ho fretta: per questo ti ho voluto qui a questo raduno. Per questo devi offrire fatica e sofferenza; poi non ti fermare: le discussioni teologiche non sono fatte per te. Parti domani per x, ove passerai queste giornate di preparazione al primo raduno del Movimento Sacerdotale Mariano, nella preghiera continua, nella penitenza, nell'unione con Me».
SITO in ALLESTIMENTO
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