Vai ai contenuti


REGISTRAZIONE ♫ AUDIO
4° GIORNO ╬ La pena del rimorso per le colpe commesse.

GESÙ. — Figlia, non solamente la pena del fuoco tortura quell’Anime sante, un’altra più terribile e più forte le tormenta, ed è il rimorso continuo dei peccati commessi e che avrebbero potuto si facilmente evitare. Quante perdite inutili di tempo, di questo tempo si prezioso, ogni momento del quale poteva bastare per ottenere il Paradiso, praticando la virtù e fuggendo le conversazioni inutili, senza scopo, le letture ricreative troppo prolungate! Quante mormorazioni contro il prossimo, contro i superiori, e i parenti, leggere alle volte, ma dettate sempre dall’amor proprio offeso e da mancanza di rispetto! Quanti sentimenti di vanità e d’orgoglio, quante delicatezze nei pasti e nella vita! «Oh, ti gridano esse, è per questo che noi soffriamo; impiega dunque saggiamente il tuo tempo, in esso pensa a noi meschine che siamo ora fra atroci tormenti per il dolore cagionato a Dio!»
La vista del bene che quelle poverine avrebbero potuto fare in vita e non lo hanno fatto, accresce la loro pena. Quante comunioni lasciate per trascuratezza, per scrupolo, per non volere ascoltare gli avvisi del confessore, di quel mio Ministro che le consigliava al bene e che esse si ostinavano a non voler secondare per troppo attacco alla propria volontà! Nate nel seno della mia Chiesa con tanti stimoli ed aiuti, quante gioie avrebbero potuto procurare al mio cuore, quanto bene fare agli uomini loro fratelli, e non lo hanno fatto! Ah, per questo noi soffriamo, ti gridano; sii dunque fervente nelle tue Comunioni, e allorché questa fortuna del Cielo ti è concessa, non lasciarla mai per nessuna cosa al mondo; ascolta e metti in pratica i consigli del tuo padre spirituale e te ne ritroverai bene! Ah, se avessimo corretto tanti difetti che potevamo correggere, praticata tanto bene che potevamo compiere, se avessimo ubbidito alle Divine ispirazioni in quelle occasioni in cui ci costava così poco l’obbedire, se non avessimo mai rifiutato a Dio quei sacrifici che erano così leggieri, se non avessimo dette quelle parole che la nostra coscienza mostrava contrarie alla carità, se avessimo acquistate quelle indulgenze così facili a guadagnare, non soffriremmo ora come soffriamo. Pietà di noi!

   L’ANIMA. — Dolcissimo Gesù mio, per amore di quelle Sante Anime che lontane da Te, Ti amano teneramente, concedimi di fuggire il male e di crescere nel bene per potere aiutare con le mie opere buone quelle meschine; permetti che Ti offra per esse ogni preghiera, ogni azione, ogni sofferenza e tutti i meriti della mia vita, affinché siano diminuite le pene che le tormentano e sia loro concesso di presto possederti nel Cielo.

FIORETTO. Preghiamo Gesù Sacramentato per l’anima che sconta nel Purgatorio le colpe che noi più facilmente commettiamo. — (De profundis).
SITO in ALLESTIMENTO
Eventuali violazioni ai DIRITTI d'AUTORE, se DEBITAMENTE SEGNALATE a ezio1944@gmail.com - VERRANNO IMMEDIATAMENTE RIMOSSE
Torna ai contenuti