Vai ai contenuti

1973 ♦ Il Movimento è ormai nato - Messaggi dal 19 dicembre al 31 dicembre

Dongo, 19 dicembre 1973.
Il trionfo del mio Cuore Immacolato.
«Questa  mattina, o figlio, sei venuto con la tua mamma nel mio Santuario,  davanti all'immagine della Madonna delle Lacrime, che tu fin da piccolo  hai sempre amato e venerato, per celebrare la Santa Messa nel ricordo  del nono anniversario della tua Ordinazione sacerdotale. È stato un  regalo che ti ho voluto fare: tornare in questo giorno con tua madre  davanti a Me, che sempre ti ho guardato con occhi di predilezione, che  Ti ho prescelto ancora da bambino, che sempre ti ho condotto per mano.  Mai e poi mai ti ho abbandonato, anche quando il mio Avversario si è  scatenato contro di te e ti ha strappato a Me, ed era ormai sicuro di  aver vinto per sempre. Per questo allora hai dovuto molto soffrire; hai  dovuto camminare spesso nell'oscurità e nell'abbandono, quasi disperato  che Io non sentissi il tuo pianto e le tue grida di aiuto. Ma tutto è  stato per un mio grande disegno: ti pare ora di intravedere qualcosa e  il tuo cuore è inondato di gioia. Ma il più bello, il più importante, o  figlio, deve ancora accadere. Ti ho scelto e ti ho preparato per il  trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo, e questi sono gli anni in  cui porterò a compimento il mio disegno. Sarà stupore agli stessi Angeli  di Dio; gioia ai Santi del Cielo; consolazione e conforto grande a  tutti i buoni della terra. Misericordia e salvezza per il grande numero  dei miei figli smarriti; condanna severa e definitiva a Satana ed ai  suoi molti seguaci. Nello stesso momento infatti in cui Satana si sarà  assiso quale signore del mondo e si sentirà ormai vincitore sicuro, Io  stessa gli strapperò dalle mani la preda. Si troverà per incanto a mani  vuote e all'ultimo la vittoria sarà soltanto di mio Figlio e mia: questa  sarà il trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo. Sapessero tutti i  Sacerdoti del mio Movimento con quale cura sono stati da Me prescelti,  lavorati e plasmati per prepararli a questo grande compito! Ogni cosa -  anche la più insignificante - nella loro vita ha un suo preciso e  profondo significato. Perciò si abitui ciascuno a leggere con Me nel  libro stupendo della propria esistenza. Io darò ad essi il dono della  Sapienza del Cuore, e comprenderanno con Me il perché di ogni loro cosa.  Il perché di molte loro incomprensioni; il perché delle loro  sofferenze, il perché dei loro abbandoni, il perché anche delle loro  cadute. Oh, quanti momenti di buio e di agonia hanno dovuto provare  nella loro esistenza questi figli da Me prediletti! Ma sono stati per  essi momenti necessari e fecondi: perché Io prendessi più possesso di  loro; perché li distaccassi da ogni cosa: dal loro modo di vedere, di  sentire, dai facili attaccamenti alle cose, ai risultati, al bene, alla  buona riuscita; perché imparassero ad essere miei, a vivere solo per Me,  attuando sempre i miei desideri. Ho voluto che avessero come  l'impressione di essere dei buoni a nulla, di  essere ritenuti poca cosa. Ho fatto ad essi il grande dono dell'umiltà  del cuore, dell'infanzia dello spirito, perché potessero sentirsi  soltanto miei e perdessero così l'appoggio e la confidenza in ogni altra  cosa che non sia Io stessa. Ma sarà con questi miei poveri figli,  derisi e calpestati, che Io attuerò il mio grande disegno. Perciò  ciascuno si affidi totalmente e in ogni momento a Me: Io parlerò e dirò  ad essi i miei desideri. Non abbiate paura per le difficoltà e le  incomprensioni che troverete sul vostro cammino. Io sarò sempre con voi e  voi, nonostante tutto, sarete sempre nella gioia. Per vincere la  battaglia che si approssima vi voglio dare un'arma: la preghiera.  Dimenticate ogni altra cosa e abituatevi ad usare solo quest'arma. I  tempi decisivi sono giunti e non c'è più tempo per certe cose vane e  superflue. Non è più tempo di inutili discussioni, non è più tempo di  chiacchiere e di progetti: questo è solo tempo di preghiera. Sacerdoti  del mio Movimento, offritevi a Me, perché Io stessa, in voi e con voi,  possa sempre pregare e intercedere presso mio Figlio per la salvezza del  mondo. Ho bisogno di voi e della vostra preghiera per attuare il grande  disegno del trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo».

26 dicembre 1973. Festa di Santo Stefano.
La carezza della Mamma.
«Quanto  ti amo, figlio, e quale amore di predilezione ho verso di te! Devi  abituarti a capirlo da tante piccole cose, da tante circostanze quasi  inavvertite. Come oggi: la splendida, luminosa giornata che ti ho dato.  L'azzurro del cielo così limpido, il chiarore luminoso della neve  carezzata dal sole. Il colore del mio manto di cielo sotto cui sempre ti  custodisco; il colore bianco della mia veste purissima di cui ti voglio  ricoprire. Queste semplici cose sono come la carezza della Mamma per  te... Affidati sempre più a Me: non vedi che ormai il tuo vivere sono Io  sola? Ora prega per i tuoi fratelli: per i Sacerdoti del mio Movimento.  Oggi, qualunque cosa domanderai per loro, Io stessa te la concederò.  Prega; approfitta di questo periodo di riposo per entrare di più nel mio  Cuore. Trasforma ogni momento della tua giornata in un colloquio con  Me: Io voglio sentire la tua voce, o figlio. Trasforma ogni cosa in  preghiera».

28 dicembre 1973. Festa dei Santi Innocenti.
Sarà rinnovata la mia Chiesa.
«Devi  essere, o figlio, il consolatore del mio Cuore Immacolato. Per questo  devi vivere in ogni momento fuori di te stesso, indifferente ad ogni tuo  problema personale. Se mi ami, se sei tutto mio, se sei il mio  consolatore, come puoi avere ancora problemi personali? Come puoi ancora  volere o desiderare qualcosa? Ti ho donato le dimensioni del mio Cuore e  le mie cose devono essere le tue, i miei desideri devono essere i tuoi  desideri, le mie preoccupazioni, le mie sofferenze devono essere anche  le tue. Ormai tu sarai felice solo se resterai sempre e in ogni momento  nel mio Cuore Immacolato. Quante spine affliggono il mio Cuore: le anime  che si allontanano da mio Figlio, anche fra i fedeli, ogni giorno più  aumentano. Quelle che fino a ieri erano anime buone e generose,  trascinate dalla generale confusione, diventano anime timorose,  insicure, quasi paralizzate. Le spine più dolorose mi sono procurate dai  figli da Me più amati e prediletti: dai miei Sacerdoti.
Accanto  a quelli che ogni giorno tradiscono, come Giuda, mio Figlio Gesù e la  sua Chiesa, quanti sono ormai i vacillanti, i dubbiosi, gli infedeli!  Celebrano la Santa Messa, amministrano i Sacramenti e non credono più...  I loro sacrilegi hanno ormai raggiunto il limite che non può essere  superato senza che venga vilipesa la stessa giustizia di Dio. Sapessero  questi miei figli infedeli le orribili prove che li attendono! Oh, forse  si ravvederebbero!... Invece vanno incoscienti incontro al loro grande  castigo e nel momento decisivo si troveranno impreparati. Allora  comprendi, o figlio, quanto Io stessa ormai agisca fra le anime fedeli  dei miei Sacerdoti. Li chiamerò ed essi mi risponderanno; li ricoprirò  del mio manto immacolato e saranno invincibili. Gesù effonderà su di  loro lo Spirito che ha riempito la mia anima e saranno trasformati.  Donerò a loro, come sa fare la Mamma, mio Figlio Gesù e Lui solo  ascolteranno, Lui solo ameranno, Lui solo annunceranno fedelmente  secondo il Vangelo. E da essi sarà interamente rinnovata la mia Chiesa.  Che devo fare - mi domandi - per diffondere in tutto il mondo il  Movimento Sacerdotale? Tu resta solo in Me, sempre, in ogni momento, in  preghiera: farò ogni cosa Io stessa, o figlio, perché questa è la mia  ora. Io ti domando solo di credere, di pregare, di soffrire, di  lasciarti condurre per mano da Me e presto vedrai le mie meraviglie. Già  dall'anno che sta per finire puoi imparare molte cose. Con Me non  sbaglierai a leggere i veri segni dei tempi, di questi tempi così  tribolati, ma così da Me benedetti».

31 dicembre 1973. Ultima notte dell'anno.
Si ubriacano di vuoto.
«Inizia  questo nuovo anno con Me, in preghiera. In questo momento quanti sono  quelli che festeggiano l'arrivo del nuovo anno in divertimenti, il più  delle volte vuoti e offensivi della grande dignità di creature amate e  redente da mio Figlio. Si ubriacano di vuoto questi miei poveri figli, e  quanto sono infelici! Tu vigila, tu prega anche per essi. Con il nuovo  anno si avvicinano momenti decisivi: grandi avvenimenti vi attendono.  Per questo inizia il nuovo anno in ginocchio, pregando con Me, o figlio.  Il mio Movimento col prossimo anno avrà uno sviluppo insperato. Ciò  basterà alla tua poca fiducia, affinché tu maggiormente possa credere e  fidarti di Me? Ora lascia che ti abbracci e benedica! Questo tempo, che  per te è benedizione, ma che per Me è solo pena, perché segna quanto  ancora deve trascorrere prima che Io ti possa portare con Me e  stringerti per sempre nel mio Cuore di Mamma!».
SITO in ALLESTIMENTO
Eventuali violazioni ai DIRITTI d'AUTORE, se DEBITAMENTE SEGNALATE a ezio1944@gmail.com - VERRANNO IMMEDIATAMENTE RIMOSSE
Torna ai contenuti