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REGISTRAZIONE ♫ AUDIO
11° GIORNO Ancora sui mezzi da adoperarsi…

GESÙ. — Oltre a tutto ciò che ieri ti dissi, tu puoi suffragare le Anime dei tuoi poveri morti con altre buone opere: per essi tu puoi soccorrere malati, vegliare al letto degli agonizzanti, visitare i prigionieri, proteggere gli orfani, soccorrere le vedove; per essi tu puoi asciugare le lacrime di tutti quelli che piangono, così la tua carità, diminuendo le pene di questo mondo che è pure un purgatorio, allevierebbe e diminuirebbe quello dei tuoi morti nel Purgatorio dell’altra vita. — Ed Io, figlia, riterrò tutto quello che hai fatto per quelle Anime, tanto a me care, come fatto a Me, e dopo la tua morte, quando tu pure ti troverai fra quelle pene, io, inspirerò a tante buone persone di fare copiosi suffragi per te, e ti renderò il centuplo di quello che avrai fatto; e, con un’abbondanza di grazia tutta speciale, ti farò espiare i tuoi peccati in vita aumentandoti l’amore che hai per Me. Ricordati che io non posso lasciare nessuna opera buona senza ricompensa, e nel ricompensare do sempre di più di ciò che mi hanno dato. Tutto ciò che tu darai per carità alle Anime dei Purgatorio, si cambierà in grazie per te, e dopo la tua morte ne troverai il merito centuplicato.
Il Purgatorio è come una banca spirituale nella quale tu puoi deporre quotidianamente le tue buone opere, per piccole che siano; là esse si moltiplicano, e, allorché ti troverai nelle angustie e nei dolore, verrà da quel luogo a te la forza, la luce, la prudenza che ti sono necessarie nelle tue difficoltà. Sii dunque generosa, molto generosa, per i tuoi fratelli morti; soffri per essi, affinché cosi soffrano meno, e la tua sofferenza sarà feconda, poiché servirà a liberarli: offri per essi le lacrime di dolore che tu versi per averli perduti, e consolati della loro perdita al pensiero che le tue sofferenze diminuiscono le sofferenze loro; sacrificati per amore di essi in ogni occasione, fa il sacrificio di quel frivolo piacere, di quell’affetto troppo forte, di quella lettura dannosa, il sacrificio di un’abitudine colpevole, di un oggetto di lusso e di pura vanità. Ascolta nel profondo del tuo cuore la voce di quell’invisibile schiera di Anime che ti grida: «Pietà, pietà di noi!» e se tutti le dimenticano e le abbandonano, tu abbine pietà, ed io ti benedirò e verserò su di te e sulla tua famiglia i tesori delle mie grazie più elette e ti difenderò nei pericoli e sarò teco in ogni istante della tua vita e specialmente nel punto estremo della tua morte.

L’ANIMA. — Com’è dolce, Gesù, la tua parola; come mi scende soave al cuore! Da oggi innanzi sopporterò pazientemente ogni croce e non mi lamenterò più, poiché per quanto grande sia la mia sofferenza, il pensiero di alleggerire con essa i dolori di quelle benedette me la allevierà, nessun sacrificio mi parrà grave, se con esso potrò far sì che una di quelle anime, libera dai lacci dei suoi peccati, possa più presto venire nel Cielo a ringraziarti, lodarti e amarti anche per me che sono così freddo, mentre vorrei essere per te infiammato d'amore.

FIORETTO Facciamo un’opera buona a onore di Gesù sacramentato in suffragio dell’Anima che espia nel Purgatorio il tempo perduto in letture inutili o in vanità. — (De profundis).
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