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1973 ♦ Il Movimento è ormai nato - Messaggi dal 23 settembre al 20 ottobre

San Vittorino, 23 settembre 1973.
Questi sono i miei Sacerdoti.
«Sei ormai alla fine di questi giorni di preghiera e di unione con Me. Quante grazie ti ho dato e come ti ho fatto entrare nell'intimo del mio Cuore Immacolato! Quanta dolcezza materna hai sentito, o figlio! Questo però non è solo per te, è anche per i tuoi fratelli del mio Movimento che domani arriveranno per il primo raduno. Attraverso di te Io parlerò ad essi e dirò loro quanto li amo. L'essersi consacrati a Me è il mezzo che consentirà loro di entrare sempre più nell'intimo del mio Cuore Immacolato e ad essi Io farò sentire una dolcezza che solo la Mamma può fare provare ai propri bambini. Quelli che verranno, da tempo sono stati chiamati, prediletti, coltivati da Me. Si troveranno subito a casa e fra di loro sembrerà di essersi conosciuti ed amati da sempre. Ora comincia a rendersi visibile la trama segreta che da tempo Io nascostamente ordivo per attuare il mio grande disegno: il Movimento dei miei Sacerdoti: la mia schiera pronta per la battaglia decisiva e destinata alla vittoria. Che devono ora fare questi miei figli da me formati, chiamati e che per la prima volta si ritrovano insieme?
Devono prepararsi, devono essere pronti:
- Ai miei ordini, perché presto Io li chiamerò e dovranno tutti rispondermi, pronti ad essere usati da Me ad estrema difesa di mio Figlio, di Me, del Vangelo e della Chiesa. Saranno il sale in un mondo tutto corrotto e la luce accesa nella tenebra che avrà invaso ogni cosa.
- A lottare, perché il mio Avversario scatenerà contro di essi il suo esercito e li incalzerà con una lotta spaventosa. Saranno scherniti, disprezzati, perseguitati, e alcuni persino uccisi. Ma Io sarò sempre con loro e li proteggerò e difenderò e li consolerò, asciugando ogni loro lacrima come solo la Mamma sa fare.
- A difendere il Papa, già così solo a portare la croce della Chiesa; verrà però il momento in cui, come Gesù sulla via del Calvario, sarà abbandonato quasi da tutti. Allora questi miei figli saranno il suo conforto e la sua difesa, e vinceranno con Me la più grande battaglia della Chiesa. Per ora, figli miei prediletti, pregate, amatevi, siate come bambini: lasciatevi formare e guidare solo da Me. Finalmente ora posso contare su dei Sacerdoti veramente miei, docili ai miei comandi, sensibili ai miei desideri. Oh sì, questi sono i miei Sacerdoti! Dopo tante sofferenze, questa è veramente la gioia più grande che può provare il mio Cuore Immacolato. Per questo su tutti e su ciascuno di voi la mia benedizione, il mio conforto, tutto il mio affetto di Mamma».

24 settembre 1973. Festa della Madonna della Mercede.
Farò per te ogni cosa.
«Al termine di questi esercizi spirituali, che hai fatto con me, sia questo il tuo proposito: "Restare sempre, in ogni momento, sul mio Cuore Immacolato in preghiera, per essere la mia gioia, per consolarmi di tanti dolori con cui continuamente sono offesa per i peccati che ogni giorno si moltiplicano nel mondo".
Non temere di nulla, non preoccuparti di nulla: farò Io ogni cosa per te, con te, perché ti amo di un amore così grande che neppure immagini. Offrimi il frutto più bello: il mio Movimento Sacerdotale Mariano! Io lo accolgo, lo gradisco, lo benedico e lo custodisco gelosamente. Non ti preoccupare per il primo raduno di domani. Io penserò a tutto.
I Sacerdoti che Io voglio qui sono già in cammino e l'incontro sarà per tutti una cosa meravigliosa e darò a Ciascuno tanta, tanta gioia. I Sacerdoti miei riceveranno una grazia speciale che trasformerà tutta la loro vita».

Milano, 27 settembre 1973. Festa di San Vincenzo de' Paoli.
La stoltezza per confondere la sapienza.
«Tu non hai capito, o figlio, che Io ho scelto la stoltezza per confondere la sapienza e la debolezza per sconfiggere la forza. È mio volere che il volumetto venga diffuso così com'è: sarà il mezzo con cui Io chiamerò tanti Sacerdoti nel mio Movimento e mi formerò la mia schiera invincibile. La tua poca fede, la tua sfiducia in Me mi addolora, figlio. Cosa temi? Di che hai paura? Prega e abbandonati a Me: lascia veramente fare
solo a Me».

13 ottobre 1973. Anniversario ultima apparizione a Fatima.
Modo di agire diverso dal vostro.
«Non preoccuparti per la diffusione del Movimento Sacerdotale Mariano. Lascia fare a Me, fidati di Me. Tu offrimi, per questo, la tua preghiera e la tua sofferenza. Non guardare ai risultati: il mio modo di agire e di valutare è tanto diverso dal vostro. Non dovete essere tanti, ma dovete essere santi. E Io vi porterò tutti a grande santità, se veramente tutti vi affiderete totalmente a Me».

16 ottobre 1973.
Darò loro una nuova purezza.
«Ora hai un momento di quiete e ti invito ad entrare nell'intimo del mio Cuore Immacolato per vedere quale abisso di amore e di dolore esso racchiude. Il mio è un cuore di Mamma, un cuore vero, vivo, di Mamma vera e viva per tutti i suoi figli. Tutti gli uomini, redenti da mio Figlio, sono anche figli miei: lo sono nel senso più vero della parola. Anche i lontani, anche i peccatori, anche gli atei, anche quelli che respingono Dio, quelli che lo combattono e lo odiano: sono tutti figli miei. E Io sono Mamma per loro. Per molti di essi sono la sola Mamma che hanno, la sola persona che si prende cura di loro, che veramente li ama. E allora il mio Cuore è continuamente consumato dal dolore e da un più grande amore per questi miei figli. Io li voglio aiutare, li voglio salvare, perché sono la Mamma. Per questo Io soffro per loro, soffro per i loro peccati, soffro per la loro lontananza da Dio, soffro perché essi compiono il male, soffro per tutto il male che essi si fanno. Ma come aiutarli? Come salvarli? Io ho bisogno di tanta preghiera, mi occorre tanta sofferenza. Solo con la preghiera e la sofferenza di altri miei figli buoni e generosi, potrò salvare questi miei figli. Ecco il Movimento dei miei Sacerdoti: è voluto da Me per riparare il danno immenso fatto in tante anime dall'ateismo, per restaurare in tanti cuori violati l'immagine di Dio, il volto misericordioso del mio Figlio Gesù. I miei Sacerdoti sono i miei restauratori: essi ricomporranno in tante anime il volto di Dio e così porteranno tanti miei figli dalla morte alla vita. Saranno così i veri consolatori del mio Cuore Addolorato. Ma il mio è anche Cuore Immacolato, cioè un cuore di Mamma che non è mai stato offuscato da nessun'ombra, da nessun peccato, limpido come sorgente, chiaro come la luce. Ed ora esso stesso è come sommerso da tutto il fango che ha sommerso il cuore e l'anima di tanti miei figli. Veramente il Demonio della corruzione, lo Spirito della lussuria ha sedotto tutte le nazioni della terra. Più nessuna si salva. Si è disteso questo velo di morte sul mondo e le anime vengono contaminate, ancora prima che esse si aprano alla coscienza della vita. I Sacerdoti del mio Movimento devono restaurare nelle anime la purezza e devono combattere con fermezza contro il demonio della lussuria in tutte le sue manifestazioni. Devono combattere contro la moda sempre più sconveniente e provocante; devono combattere contro la stampa che propaganda il male e contro gli spettacoli che sono la rovina dei costumi. Devono combattere contro la mentalità corrente che tutto legittima e giustifica, contro la morale corrente che tutto permette. Soprattutto i miei Sacerdoti dovranno essere puri, molto puri! Io stessa li ricoprirò del mio manto immacolato e li farò uomini nuovi, Sacerdoti integri e immacolati. A coloro che sono caduti darò loro una nuova purezza, li chiamerò ad una seconda, più bella innocenza di dolore e di amore. Voglio che sia il Movimento dei miei Sacerdoti a riportare il profumo della purezza nel mondo: perché è solo sull'onda di questo profumo che mio Figlio Gesù tornerà ad essere il Re dei cuori e delle anime. Ecco, Sacerdoti prediletti, cosa vuol dire essere a Me Consacrati: vuol dire vivere per Me, vuol dire sentire come Me, amare e soffrire con Me per i grandi momenti che vi attendono».

20 ottobre 1973.
La luce del Vangelo.
«Vedi come tutto ti stanca e ti lascia come vuoto, quando non fai ogni cosa con Me. E ti domandi: ma perché questo stranamente mi accade? Non sono forse le stesse cose che prima tanto mi prendevano e mi assorbivano tutto? Cosa ora è avvenuto in me? È avvenuto in te, o figlio, il fatto grande e decisivo della tua consacrazione a Me. Questo atto è stato da Me preso sul serio ed ha in sé la capacità di cambiare realmente e di trasformare tutta la tua vita. Con l'atto della consacrazione tu hai messo nelle mie mani tutta la tua vita: ora essa mi appartiene, è mia. Io ne ho preso possesso ed ora, a poco a poco, sto trasformandola secondo il mio volere. Dolcemente ti porterò a quella perfezione che piace al mio Cuore, e a poco a poco ti trasformerò in una copia tutta simile a mio Figlio Gesù. Ti darò un nuovo modo di vedere le cose: vedrai con i miei stessi occhi. Tutto ciò che è del mondo ormai non ti potrà più interessare; anzi lascerà in te come una pena profonda. Dirai di queste cose: quanto sono vane, quanto sono inutili! Eppure quanti tuoi fratelli si lasciano guidare e dominare da esse: vedono secondo il mondo, vivono per il mondo, sciupano così per nulla il dono della loro esistenza! Ti darò anche un nuovo modo di sentire: sentirai secondo il mio Cuore. Allora la tua capacità di amare e di soffrire verrà potenziata enormemente, perché sentirai, figlio, come sente il Cuore di tua Madre. Quale dolore sentirai per tanti che oggi rendono vana la redenzione di mio Figlio: tutti quelli che non vogliono Dio. Lo negano, Lo combattono. Quanta tenerezza proverai per tutti quelli che, senza loro colpa, si smarriscono, perché vittime ignare di questi errori. Quale apprensione sconfinata avrai per tanti tuoi fratelli Sacerdoti che, abbandonando Gesù e Me, non sono più fedeli al Vangelo: si fanno essi propagatori di tanti errori, sentono solo e giudicano come il mondo giudica e sente. Hanno ormai apostatato nel loro cuore, ma possono essere ancora salvati. Possono essere ancora salvati da Me. E ti darò anche un nuovo modo di pensare: penserai secondo il Cuore di Gesù e il mio Cuore materno, vedendo ogni cosa in Dio e da Dio, secondo lo Spirito di Sapienza. Ti darò la Sapienza del cuore. Ecco: i Sacerdoti del mio Movimento devono tutti essere così. Poiché si sono a Me consacrati, devono sentire, vedere e pensare come Me, con Me, perché Io voglio prendere possesso di tutta la loro vita, voglio trasformarla, renderla immagine del mio Figlio Gesù, il primogenito di tanti altri miei figli. Che si lascino formare da Me, come bambini, con tanta fiducia e con tanto abbandono! Allora per loro mezzo, in questo mondo pervaso dalla tenebra, tornerà a splendere la luce del Vangelo. Questo è il compito dei miei Sacerdoti: essere questa luce nella grande tenebra che si sarà distesa su tutta la terra, perché, per loro ed in loro, Io sarò presente in mezzo ai miei figli, durante la grande purificazione, per salvarli nelle ore decisive. Per mezzo dei miei Sacerdoti Io otterrò la vittoria e vi sarà presto un nuovo mondo, tutto rinnovato dalla bellezza di mio Figlio e illuminato dalla sua luce».



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