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1983 ♦ (Anno Santo straordinario della Redenzione) Spalancate le porte a Cristo!

Montreal (Canada), 8 settembre 1983. Festa della Natività di Maria Santissima.
I miei bambini più piccoli.
«Sto raccogliendo, da ogni parte del mondo, i miei bambini più piccoli, per radunarli nella mia schiera e per deporli nel profondo del mio Cuore Immacolato.
Figli prediletti, ascoltate la loro voce, che invoca il vostro aiuto: correte loro incontro, prendeteli sulle vostre braccia e portateli tutti alla vostra Mamma Celeste.
Piccoli sono per Me tutti i bambini già concepiti e che vengono uccisi volontariamente ancora nel seno delle loro madri.
L'amore e l'ansia della vostra Mamma Celeste e della Chiesa per la loro salvezza, assieme al sangue innocente versato da coloro che disprezzano e disubbidiscono alla legge di Dio, è già un battesimo di desiderio e di sangue che tutti li salva.
Piccoli e indifesi sono per Me anche i bambini che vivono e crescono, ma a cui sono insegnati gli errori, e vengono proposti come valori delle vere trasgressioni alla legge di Dio. Piccoli sono per Me i giovani, che si aprono alla vita, in un mondo reso un deserto, perché privo di amore, e che sono avviati a tutte le più dolorose esperienze del male.
Piccoli sono per Me i poveri a cui mancano i mezzi per vivere, che non hanno né casa, né lavoro, e vengono spesso sfruttati.
Piccoli sono per Me tutti i miei figli perseguitati, emarginati e oppressi; quelli che soffrono, che piangono, che sono soli, che non hanno né aiuto né conforto. Piccoli sono tutti i miei figli vittime del peccato e dell'odio, che camminano sulle strade della vita senza fiducia e senza speranza.
Chi può aiutare e salvare questi miei poveri figli peccatori?
Oggi, attorno alla mia culla, figli prediletti, portatemi una corona di tutti questi miei piccoli bambini, perché Io possa accoglierli come un mazzo di fiori che mi volete offrire nella festa gioiosa della nascita della vostra Mamma Celeste».

S. Francis (Maine, U.S.A.), 15 settembre 1983. Festa di Maria Santissima Addolorata.
Sono sotto la Croce.
«Guardate, figli prediletti, la vostra Madre Addolorata sotto la Croce su cui Gesù è appeso, agonizza e muore. Da questo momento questo è il mio posto; sotto la Croce di ogni mio figlio.
Sono sotto la Croce del mio primo figlio prediletto, il Papa Giovanni Paolo II, che ama, prega e soffre per l'agonia che vive la Chiesa e per la sorte che attende la povera umanità. Non vi accorgete come il flagello della guerra è ormai arrivato e quante vittime innocenti saranno chiamate a sopportare sofferenze indicibili?
Sono sotto la Croce che portano oggi i Vescovi che restano fedeli, mentre aumenta il numero di coloro che vogliono percorrere la propria strada, senza ascoltare e seguire il Santo Padre, colui che Gesù ha posto a fondamento della sua Chiesa: preparano un'altra Chiesa, separata dal Papa, e che provocherà ancora lo scandalo di una dolorosa divisione.
Sono sotto la Croce che oggi portano i Sacerdoti, miei figli prediletti, che sono chiamati a vivere nella assoluta fedeltà a Gesù, al suo Vangelo e alla sua Chiesa. Spesso essi devono sopportare il martirio interiore di sentirsi incompresi, derisi e persino emarginati dai loro stessi confratelli.
Sono sotto la Croce delle Anime Consacrate che vogliono vivere nella fedeltà la loro
consacrazione, opponendosi allo spirito del mondo, che è ormai entrato in tante case religiose, portando in esse la tiepidezza, l'impurità, il lassismo e la ricerca di ogni mondano piacere.
Sono sotto la Croce di tanti fedeli che, con coraggio e generosità, hanno accolto il mio invito. Fra tante difficoltà, essi sperano ed hanno fiducia in Me; in mezzo a grandi prove, essi pregano con fede e perseveranza; fra innumerevoli sofferenze, essi offrono in spirito di riparazione quello che il Signore dispone nella loro esistenza.
Sono sotto la Croce dei miei poveri figli peccatori, per condurli sulla strada del pentimento e della riconciliazione, degli ammalati per dare loro conforto e rassegnazione, degli smarriti per condurli sul cammino della salvezza, dei moribondi per aiutarli a morire nella grazia e nell'amore di Dio.
Oh! mai come in questi tempi, in cui aumentano sofferenze e tribolazioni, sono la vostra Mamma Addolorata e consolatrice. Sono presente sotto la Croce vostra, di tutti i miei figli, per soffrire con voi, per pregare con voi.
Offro al Padre, assieme a voi, il contributo prezioso della vostra personale collaborazione alla Redenzione compiuta da mio Figlio Gesù».

Curaçao (Arcipelago delle Antille), 29 settembre 1983. Festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.
La funzione degli Angeli.
«Oggi la Chiesa celebra la festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.
È anche la vostra festa, figli prediletti, perché gli Angeli del Signore hanno una parte molto importante da svolgere nel mio disegno vittorioso.
Ecco quale è la loro funzione: ai miei ordini combattono una terribile battaglia contro Satana e tutti gli spiriti cattivi.
È una lotta che si sviluppa soprattutto a livello di spiriti, con intelligenza e con perfetta aderenza ai piani dei due grandi ed opposti condottieri: la "Donna vestita di sole" ed il Dragone rosso.
Compito di San Gabriele è quello di rivestirvi della stessa fortezza di Dio.
Egli combatte contro l'insidia più pericolosa di Satana, quella di indebolirvi, portandovi allo scoraggiamento e alla stanchezza. Quanti di voi si sono fermati sulla strada della consacrazione che mi avete fatto, a motivo di questa vostra umana debolezza!
È la debolezza che vi conduce al dubbio, all'incertezza, alla paura, al turbamento. Questa è la tentazione del mio Avversario, per rendervi inoffensivi, chiusi in voi stessi, fermi sui vostri problemi, incapaci di vero slancio apostolico.
L'Arcangelo Gabriele ha il compito di aiutarvi a crescere nella fiducia, rivestendovi della fortezza di Dio. E così ogni giorno vi conduce sulla strada del coraggio, della fermezza, della fede eroica e pura.
Compito di San Raffaele è quello di versare balsamo sulle vostre ferite.
Quante volte Satana riesce a ferirvi con il peccato, a colpirvi con le sue subdole seduzioni! Vi fa sentire il peso della vostra miseria, dell'incapacità, della fragilità e vi ferma sul cammino della vostra perfetta donazione.
Allora è compito di San Raffaele di accompagnarvi sulla strada che vi ho tracciato, dandovi quella medicina che vi guarisce da tutte le vostre spirituali malattie. Ogni giorno Egli rende più sicuri i vostri passi, meno incerti i vostri propositi, più coraggiosi i vostri atti di amore e di apostolato, più decise le risposte ai miei desideri, più attente le menti al mio materno disegno, e combattete la vostra battaglia fortificati dal suo balsamo celeste.
Compito di San Michele è quello di difendervi dai terribili attacchi di Satana contro di voi.
In questi tempi i miei prediletti, che hanno accolto il mio invito e si sono consacrati al mio Cuore Immacolato, e tutti i miei figli che sono entrati a far parte della mia schiera vittoriosa, sono i bersagli presi di mira, con particolare rabbia e ferocia, da parte del mio e vostro Avversario.
Satana vi attacca nel campo spirituale, con ogni sorta di tentazioni e di suggestioni, per portarvi al male, al disorientamento, al dubbio e alla sfiducia. Usa spesso della sua arma preferita che è quella della suggestione diabolica e della tentazione impura.
Vi attacca con terribili insidie e spesso cerca di spingervi nel pericolo; anche fisicamente attenta alla vostra vita ed alla vostra incolumità.
È l'Arcangelo Michele, Patrono della Chiesa Universale, che interviene con il suo grande potere, e passa al combattimento per liberarvi dal Maligno e dalle sue pericolose insidie. Per questo vi invito ad invocarne la protezione con la recita quotidiana della breve, ma tanto efficace preghiera dell'esorcismo composta dal Papa Leone XIII.
Ecco perché gli Angeli del Signore hanno una importante funzione nel disegno della battaglia che si sta combattendo:
voi dovete vivere sempre in loro compagnia.
Hanno un compito prezioso e insostituibile: sono accanto a voi nel combattere la stessa lotta; vi danno forza e coraggio, vi guariscono dalle vostre numerose ferite, vi difendono dal male e, con voi, formano la parte più forte della schiera vittoriosa agli ordini della Celeste Condottiera».

Fort Lauderdale (Florida, U.S.A.), 7 ottobre 1983. Festa della Madonna del Rosario.
Il Dragone sarà legato.
«Figli prediletti, nella battaglia in cui ogni giorno siete impegnati contro Satana e le sue insidiose e pericolose seduzioni, contro il potente esercito del Male, oltre all'aiuto speciale che vi danno gli Angeli del Signore, avete bisogno di usare un'arma sicura e invincibile: quest'arma è la vostra preghiera.
Con la preghiera voi potete sempre strappare al nemico il terreno che si è conquistato; potete far spuntare germogli di bene sul deserto del male e del peccato; soprattutto potete liberare un numero immenso di anime che Satana è riuscito a far prigioniere. La preghiera ha forza potente e suscita nel bene reazioni a catena più forti delle reazioni atomiche.
La preghiera che Io prediligo è il Santo Rosario.
Per questo, nelle mie numerose apparizioni, Io invito sempre a recitarlo, mi unisco a coloro che lo dicono, lo domando a tutti con ansia e preoccupazione materna.
Perché il Santo Rosario è così efficace?
Perché è una preghiera semplice, umile e vi forma spiritualmente alla piccolezza, alla mansuetudine, alla semplicità di cuore.
Oggi Satana riesce a conquistare ogni cosa con lo spirito di superbia e di ribellione a Dio e ha terrore di coloro che seguono la vostra Mamma Celeste sulla strada della piccolezza e dell'umiltà. Mentre questa preghiera è disprezzata dai grandi e dai superbi, essa viene recitata, con tanto amore e tanta gioia, dai miei piccoli: dai poveri, dai bambini, dagli umili, dai
sofferenti, dai moltissimi fedeli che hanno accolto il mio invito.
La superbia di Satana sarà ancora vinta dall'umiltà dei piccoli e il Dragone rosso si sentirà definitivamente umiliato e sconfitto, quando Io lo legherò non servendomi di una grossa catena, ma di una fragilissima corda: quella del Santo Rosario.
È una preghiera che voi fate insieme con Me.
Quando mi invitate a pregare per voi, Io esaudisco la vostra domanda e associo la mia voce alla vostra, unisco la mia alla vostra preghiera.
Essa diventa perciò sempre più efficace, perché la vostra Mamma Celeste è la onnipotenza supplice. Quando Io domando sempre ottengo, perché Gesù non può mai dire di no a quanto gli chiede sua Madre.
È una preghiera che unisce le voci della Chiesa e dell'umanità, perché è fatta a nome di tutti, mai a solo titolo personale.
Con la contemplazione dei suoi misteri, venite a comprendere il disegno di Gesù che si delinea in tutta la sua vita, dall'Incarnazione al compimento della sua Pasqua gloriosa, e così penetrate sempre più nel mistero della Redenzione. Ed entrate a comprendere questo mistero di amore, attraverso la vostra Mamma Celeste, passando per la via del suo Cuore, per giungere a possedere l'immenso tesoro della divina ed ardente carità del Cuore di Cristo.
In essa venite formati alla perfetta gloria del Padre, attraverso la frequente ripetizione della preghiera che Gesù vi ha insegnato: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo Nome, venga il tuo Regno". Venite pure formati alla perenne adorazione della Santissima Trinità con la recita del "Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo".
La vostra Mamma Celeste oggi vi domanda di usare il Santo Rosario come l'arma più efficace per combattere la grande battaglia agli ordini della "Donna vestita di sole".
Assecondate il mio invito: moltiplicate i vostri Cenacoli di preghiera e di fraternità, consacratevi al mio Cuore Immacolato, recitate spesso il Santo Rosario. Allora il potente Dragone rosso sarà tutto legato da questa catena, il suo margine di azione diventerà sempre più ridotto e alla fine potrà essere reso impotente e inoffensivo.
Apparirà a tutti il miracolo del trionfo del mio Cuore Immacolato».
SITO in ALLESTIMENTO
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