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DUE DEVOZIONI
Si coltivi la devozione alla Vergine Addolorata.
La Madre è inseparabile dal Figlio. Tutte le mie sofferenze, dalla culla alla Croce, sono state anche sofferenze della Madre mia, la quale soffriva per me e con me.
I dolori della Vergine hanno un valore particolare, perché hanno dato un grande contributo alla Redenzione umana
O Piccola Ostia, medita, specialmente il sabato, i sette dolori della Madonna. Dall'alto della Croce la costituì Madre di tutti i redenti ed è giusto che i figli non dimentichino le lacrime che Ella versò sul Calvario.
Recita ogni giorno qualche preghierina in onore dell'Addolorata, almeno sette Ave Maria in memoria dei suoi sette dolori principali.
Invocala nelle pene della vita e supplicala che ti assista amorosamente nelle ore dell'agonia, come assisteva me agonizzante sulla Croce.
Come si offrono al Padre Celeste le mie sofferenze e se ne ha merito, così si presentino le pene della Vergine Madre, dicendo: Eterno Padre, ti offro i dolori della Madonna e le lacrime versate ai piedi della Croce!
Ti siano care queste giaculatorie: Madre Dolorosissima, prega per noi!... Cuore Immacolato ed Addolorato di Maria, converti i peccatori!
* * *
Non si trascuri la devozione agli Angeli Custodi ed in particolare a San Michele Arcangelo, che è il Principe delle Schiere Angeliche.
Gli Angeli formano la mia Corte in Cielo e sono in numero sterminato.
Nel Tabernacolo, anche quando il Tempio è deserto, sono in compagnia degli Angeli, che mi fanno corona e rendono gli omaggi dovuti a me, Vittima Divina Eucaristica.
Le Piccole Ostie si uniscano alle schiere degli Angeli per tributarmi atti di adorazione, di ringraziamento e di riparazione.
Allorché ti parti dal Tempio, dici questa preghiera:
Angeli di Dio, lascio Gesù nel Tabernacolo. Affido a voi il mio compito: fategli compagnia per me, adoratelo e beneditelo per me!
Una giaculatoria è tanto diffusa tra le anime e la suggerisco alle Piccole Ostie affinché, ricordandosi lungo il giorno, la ripetano con fede:
Angioletto mio, vai da Maria!
Di' che saluti Gesù da parte mia!
Svegliandosi la notte, invece di vagare col pensiero, si rivolga la mente a me Sacramentato e si dica: Gesù, ti offro le adoraziOni che ti rendono gli Angeli in tutti i Tabernacoli!
O Piccola Ostia, onora molto il tuo Angelo Custode e sii grata a lui per quello che fa per te. Vivi degnamente alla sua presenza, invocalo con fede ed ascolta i buoni pensieri che suscita in te.
Fioretto: Onorare l'Addolorata con la recita giornaliera di sette Ave Maria ed amare l'Angelo Custode, invocandolo nei bisogni dell'anima e del corpo.

AIUTARE E SALVARE I SACERDOTI
Le Piccole Ostie, nella loro missione riparatrice ed impetratrice, tengano presenti in prima linea le Persone Consacrate, i miei Sacerdoti.
Il Clero dovrebbe essere il sole evangelico, la luce del mondo ed il sale della terra. Ma purtroppo esso ha subito il nefasto influsso del falso modernismo.
Non mancano i buoni Sacerdoti, gli zelanti della mia gloria.
Ma quanti vivono nella ricerca delle comodità, poco curandosi delle anime a loro affidate!
Poveri miei Ministri, che sono chiamati « Padri » e non lavorano per il bene dei loro figli spirituali! Alcuni di loro sono divenuti pietra di scandalo per umilianti cadute e per  condotta  poco  edificante! Dovrebbero essere pastori del mio gregge ed invece sono « pecore nere »!
Ed altri sono ancora pericolanti, sull'orlo del precipizio, in dubbio se voltarmi o no le spalle!
L'ira delle potenze infernali si è riversata sull'umanità ed in particolare si è scagliata sui Sacerdoti, poiché, percosso il pastore, le pecorelle si disperdono.
Il tradimento di Giuda nei miei riguardi si ripete e si moltiplica nel corso dei secoli. Piccole Ostie, aiutate i miei Sacerdoti!
Hanno bisogno i buoni per perseverare, i pericolanti per non cadere, i caduti per rialzarsi. Pregate per loro tutti i giorni e non tralasciate al giovedì l'Ora Santa Sacerdotale.
Offritemi le vostre croci quotidiane, affinché io possa utilizzarle per i Preti più bisognosi.
Se poteste voi comprendere l'amarezza del mio delicatissimo Cuore alla caduta di un Sacerdote, ne morireste di pena!
Ma quale consolazione provo, allorché un Giuda ritorna pentito sui suoi passi e si rimette sulla retta via!
Oh, come cambierebbe la massa dei Sacerdoti, se tutti i fedeli pregassero e si sacrificassero per loro!
Pare impossibile che un Sacerdote mi -tradisca; ma è la passione che accieca, come accecò Giuda, che mi tradì per trenta denari.
O Piccole Ostie, industriatevi perché ogni mese, se non ogni settimana, si celebri una Santa   Messa per i Sacerdoti più bisognosi .della mia misericordia.
Salvare un mio Ministro significa salvare numerosissime anime.
Fioretto: Con la cooperazione di pie persone fare celebrare qualche Santa Messa per i Sacerdoti più bisognosi e per quelli che sono nel Purgatorio, poiché i Sacerdoti defunti sogliono essere i più dimenticati e forse sono i più sofferenti per le grandi responsabilità sacerdotali.

IL PAPA E LA CHIESA
Diedi all'Apostolo Pietro le Chiavi del Regno dei Cieli. Dopo la mia Risurrezione, prima di salire al Cielo, gli dissi: Pasci i miei agnelli . . pasci le mie pecorelle.
Lo costituì Pastore Supremo della mia Chiesa, assicurando a lui, agli altri Apostoli ed ai loro successori la mia continua assistenza: Ed ecco io sono con voi sino alla consumazione dei secoli.
Da venti secoli il mio Mistico Gregge è guidato dai legittimi successori dell'Apostolo Pietro. Sono i Papi, o Sommi Pontefici, i miei Vicari sulla terra.
I Papi sono i Nocchieri che guidano la nave della mia Chiesa nel mare burrascoso della vita. Il Papa! . . Autorità Suprema, legati a grandissima responsabilità!
L'attuale Sommo Pontefice, consapevole della sua responsabilità e degli urgenti bisogni della Chiesa, è in grande costernazione perché vede l'umanità paganeggiante ed i vizi che dilagano. afflitto specialmente perché spesso vengono travisate le direttive del Concilio Ecumenico.
Assiste con grande dolore ad una sorda e talvolta aperta ribellione di coloro, che non vogliono più ubbidire alle sue sagge disposizioni.
Nella sua alta carica, assistito dallo Spirito Santo, è sicuro che la Mistica Nave della mia Chiesa giungerà a buon porto.
Ciò non toglie che non abbia bisogno di essere aiutato da tutti i fedeli. I figli devono pregare per   il Padre comune.
Le piccole Ostie preghino molto per il Papa, ne parlino sempre in bene, richiamino con carità e prudenza coloro che eventualmente criticassero le sue disposizioni. Preghino per quelli che per ignoranza o per malvagità si schierano contro il Papa.
Si preghi pure per i Vescovi, affinché siano uniti al Papa, che ha il dono dell'Infallibilità.
Io voglio che nel mondo ci sia un solo ovile sotto un solo Pastore. Quante pecorelle sono ancora fuori del mio ovile!
Tu, Piccola Ostia, coopera al bene della mia Chiesa con l'esempio, con la parola, con la preghiera e con l'offerta delle tue sofferenze.
La Chiesa è il mio Corpo Mistico ed oggi purtroppo sanguina perché è dilaniata di fuori e di dentro. Le sofferenze della mia Chiesa sono tutte mie.
Fioretto: Fare una Comunione, pregando per il Papa, per i Vescovi e per i bisogni della Santa Chiesa.

LA CARITÀ
Bisogna essere caritatevoli per piacere a me, poiché la carità è il distintivo dei miei seguaci. Desidero fiori profumati, ma fiori di carità vicendevole. Bisogna saper donare e sapermi donare. Tutto ciò che si dà al prossimo, si dà a me.
Quante finezze esistono nell'amore ed ispirate dall'amore!
Un sorriso, una accondiscendenza, un atto di delicatezza, prevenire con occhio vigile chi ha più bisogno di comprensione, tacere anche certi diritti personali quando non sono sfavorevoli all'anima propria . . tutto questo è oro puro di carità.
Ma occorre spirito di rinunzia e di dedizione per sapermi offrire fiori e gioie.
L'anima che mi riceve giornalmente, se non si sente capace di offrirmi fiori di carità, lascia la sua giornata vuota ed io non sento alcun piacere quando quest'anima, vuota d'amore, si presenta all'Altare per ricevermi.
L'albero buono dà buoni frutti.
Tu, Piccola Ostia, procura di produrre buoni frutti spirituali, frutti di rinunzia e di carità:
Per sapermi incontrare bene nella Comunione, sforzati di salire ogni giorno un gradino di grazia particolare.
Da te attendo, poco per volta, un proficuo miglioramento radicale ed allenati bene nell'esercizio della carità.
Fioretto: Lungo il giorno compiere alcuni atti di carità, per presentarli a Gesù all'atto della Comunione.

LA PUREZZA
Ti ho dato un corpo, che è sacro; è il Tempio ove dimora lo Spirito Santo.
Per piacere al tuo Sposo Celeste custodisci gelosamente la tua purezza, verginale o matrimoniale. Sii pura, prima nei pensieri e poi negli sguardi e nelle opere. Custodisci la purezza del cuore ed allontana gli affetti illeciti o pericolosi.
Non esca mai dalla tua bocca parola indecente o discorso equivoco e custodisci la tua lingua come si custodisce la Sacra Pisside nel Tabernacolo.
Diffondi attorno a te il profumo del giglio e non essere d'inciampo ad alcuno. Mi sta molto a cuore la modestia del vestire.
È dovere di tutti la modestia, specie di chi vuol vivere in intimità con me, « Giglio delle convalli ».
Modestia in casa, fuori ed ovunque; in Chiesa poi la delicatezza sia massima. Quanta amarezza mi cagionano quelle donne, che in abito poco decente entrano in Chiesa! Credono di rendermi omaggio stando nel luogo sacro e non riflettono che sarebbe meglio se se ne stessero lontano.
Preferisco in Chiesa dieci persone pure e modestamente vestite, anziché cento che danno cattivo esempio.
Tu ripara per coloro che calpestano la purezza e che seminano lo scandalo con la moda indecente.
* * *
Il frutto è custodito dalla buccia e l'albero dalla corteccia.
Togli al frutto la buccia mentre sta ancora sull'albero;. il frutto presto va a male. Togli la corteccia all'albero e subito comincia a seccare. Custodia della purezza è il « pudore », cioè quel senso di delicatezza personale, che spinge ad evitare certe libertà con sé e con gli altri.
Quando l'abito che s'indossa è poco modesto, poco per volta si perde il pudore e presto cominciano í grandi disastri morali.
Piccola Ostia, interessati secondo le tue possibilità di andare contro corrente, sia vestendo tu modestamente e sia dicendo la buona parola alle donne, in particolare alle giovanette, vanitose ed incoscienti. Non permettere alcuno abuso nella tua famiglia.
È dovere, è rimedio preveggente, vestire decentemente le bambine e le ragazzine, affinché da piccole si abituino alla modestia cristiana.
Oh, se si pensasse ai rigori della Divina Giustizia ed al terribile Purgatorio riservato a tante donne! La modestia della Piccola Ostia serva di richiamo e di rimprovero alle anime rilassate.
È il rispetto umano, o vano timore della critica altrui, che trattiene tante donne nel libertinaggio del vestire e dell'operare.
— Cosa si dirà di me se abbandono la moda moderna? .. . Perché sentirmi dire: Arretrata! . ? . . Perché devo essere da meno delle mie coetanee? —.
Sono questi i pensieri che Satana filtra nel cervello femminile e non si riflette che io, vittima dei peccatori, risento in me le sofferenze della Passione per tanta iniquità.
Fioretto: Vestire decentemente in casa e fuori di casa.
SITO in ALLESTIMENTO
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