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REGISTRAZIONE ♫ AUDIO
26° GIORNO ╬ Il peccato veniale.

GESÙ. — Uno dei più dolorosi lamenti, che lasciano sfuggirsi le anime del Purgatorio per le sofferenze che devono sostenere, è di non avere abbastanza compresa la gravità del peccato veniale. — Tu, figlia, ne commetti ogni giorno e direi ogni ora, persuasa che siano cosa da nulla, senza pensare alla malizia che racchiudono in sé, alle tristi conseguenze che lasciano ed ai castighi che ti accumulano sul capo dall’Eterna Giustizia. «E un peccato veniale, tu dici, una imperfezione che si lava con l’acqua santa, con un segno di croce, con una giaculatoria, sono scrupoli, ed io non posso privarmi di queste leggere soddisfazioni!» ma come queste idee si dissiperanno alla luce dell’eterna verità, nel punto della tua morte! Il peccato veniale è un’omissione alla mia legge, ed è quindi un’offesa grande che tu fai a Me: l’anima tua che è uscita al lavacro salutare del Battesimo, candida come giglio, viene macchiata dal peccato veniale, vuoi dunque cagionarti tanto danno per un puntiglio, per una curiosità, per appagare l’amor proprio, per salvarti da una riprensione? I peccati veniali possono condurti all’inferno, poiché il perfido tentatore ti conduce, a poco a poco, con l’eccitamento e lo sviluppo delle passioni, al peccato mortale: le grandi colpe perché più conosciute, tanto più muovono ad evitarle, mentre le piccole, non conosciute e non fuggite, si replicano continuamente e conducono ben presto a colpe maggiori. Osserva, laggiù nel carcere doloroso, quelle anime a Me dilette come sono punite severamente per alcuni peccati veniali, ascoltane i lamenti e ne rimarrai atterrito; mettine in pratica gli avvisi e sarai salvo da quelle pene. «Per evitare un rimprovero, per salvare la mia riputazione, per appagare il mio amor proprio ho negata, esagerata o diminuita la verità: per questo soffro in un mare di fuoco! Non mentire mai, fratello, per nessuna cosa al mondo, si trattasse anche di salvare la tua vita, di far del bene al prossimo, di evitare disgrazie; poiché Iddio, che è la stessa verità, odia questo difetto e lo punisce severamente!»
«Io ho mormorato contro i miei superiori, mormorazioni leggere, piccole disapprovazioni, parole di biasimo; ed è per questo che soffro orribili tormenti: tu, fratello, che sei ancora in tempo, guardati assolutamente da qualsiasi parola che offenda la carità, e non scusarti mai col dire che le cose che racconti sono vere; la mormorazione consiste appunto nel palesare cose vere; se fossero false cadresti nella calunnia che è maggior peccato; guardati dal giudicare, il purgatorio dei mormoratori è lungo e terribile ! —
«Qual terribile espiazione per i peccati veniali! fratello, guardati da qualsiasi macchia, se non vuoi cadere in questo fuoco divoratore! Ogni disgrazia terrena è inferiore alla disgrazia del commettere un peccato veniale!»

L’ANIMA. — Quante volte, o buon Gesù, io Ti ho offeso, lusingandomi di non commettere un gran male! Perdonami, Te ne scongiuro, per le pene infinite che Tu hai sofferto per me; il Sangue adorabile del Tuo Costato lavi le macchie dell’animo mio e discenda pietoso, nel carcere dell’espiazione, a purificare quelle Anime benedette che non sospirano e non amano che Te, mio buon Gesù.

FIORETTO. Preghiamo Gesù Sacramentato per l’Anima del Purgatorio che è più vicina ad essere liberata dalle sue pene. — (De profundis).
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