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REGISTRAZIONE ♫ AUDIO
23° GIORNO ╬ Obbligo di soccorrere le Anime purganti.

GESÙ. — Poiché, figlia, ho messo nelle tue mani tanti mezzi per suffragare le anime purganti, approfittane e accetta con gioia quest’ufficio santo e caritatevole di riparatore delle colpe altrui. Lo Anime purganti sono tue sorelle, queste Anime che Io ho, come te, riscattate col mio prezioso Sangue; abbandonarle è inumano, anti-fraterno, poiché i morti sono tuoi fratelli per la fede, uniti a te dalla comunione dei beni e dei dolori, uniti, perché formanti una stessa famiglia nella quale tutti possono godere del merito di ciascuno; e mentre tu, loro fratello dell’esilio, stendi le mani verso i fratelli del Cielo, tua patria, le Anime purganti stendono le braccia verso di te e ti gridano: «Vieni in nostro soccorso, noi siamo tuoi fratelli!» Non le riconosci dunque più quelle voci? Ah, coloro che gridano verso di te, sono quelli di cui tu avresti voluto prolungare la vita per mezzo della tua vita medesima ; sono quelli stessi che, nell’ora suprema in cui tu sentivi che stavano per partire da te, stringevi fra le tue braccia, come per impedir loro di lasciarti; ed ora, nel profondo dell’abisso, brucianti nel fuoco della giustizia, ti stendono le braccia, gridando: «Una mano, fratello, c sarò salvo, una preghiera, una elemosina, un digiuno per me e sarò liberato da queste fiamme ; io soffro perché fui troppo molle, troppo pigro, perché ho troppo cercato le delicatezze e i piaceri del mondo, e tu. essendo più attivo al lavoro, più fermo nel resistere alle tentazioni, più mortificato nei sensi, più generoso nel dare, nel perdonare e nel giudicare, tu, fratello, potrai alleviare le nostre pene! Vieni dunque, anima cara, vieni a toglierci da questi tormenti!»
Ecco il grido che innalzano a te quelle derelitte, e tu non le ascolterai? Non vorrai dare al mio cuore la gioia della loro liberazione? Non vorrai riparare al male che i tuoi cari hanno fatto in vita, alle ingiustizie che essi talvolta hanno commesse, facendo l’elemosina in loro suffragio?
Non vorrai pagare prontamente e generosamente i debiti che essi hanno lasciato per liberarli più presto dalle loro pene? Non sei loro fratello se non li togli da quell’ardente fornace da cui la tua carità sola può levarli!

L’ANIMA. -Ti prometto, dolce Gesù, ai piedi dei tuoi altari, di non lasciar mai passar giorno senza innalzare a Te la mia preghiera per quelle infelici; cercherò con le mie buone opere di riparare al male che esse hanno commesso, non lascerò mai partire il povero dalla mia casa senza avergli data l’elemosina, in loro suffragio, e raccomandato di pregare per esse, e quando la tua Chiesa m’imporrà in tuo nome digiuni e preghiere io li farò prontamente per cancellare le negligenze loro, così più presto potranno venire a goderti ed amarti nel Cielo, dove io pure spero di possederti un giorno.

FIORETTO. Prima di incominciare qualsiasi azione rivolgiamoci a Gesù Sacramentato pregandolo per l’anima del Purgatorio che ha mancato di bontà, di condiscendenza e di amabilità verso il suo prossimo. — (De profundis).
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