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UNIONE CON DIO
Piccola Ostia, volendo che tu t'innamori di me Sacramentato, ti metto a conoscenza di certi miei sentimenti.
Sappi che io sono portatore di pace e di gioia. Chi mi possiede, è già un piccolo Cielo. L'anima eucaristica si colma di soavi splendori e di salutari ispirazioni divine.
Quando trovo un cuore eucaristico, generoso ed animato di buona volontà, trovo la delizia del mio Cuore ed il suo linguaggio, quando si intrattiene con me, mi è più delizioso del canto degli Angeli.
Vivi, dunque, intimamente unita a me Sacramentato e le tue Comunioni acquisteranno un grande valore, perché una sola Comunione di vero amore mi è più cara ed amabile di mille Comunioni di anime tiepide, ripiegate nel loro disamore.
In un'anima che vive del mio amore eucaristico, che cerca di consolarmi con la sua presenza davanti al Tabernacolo, io vi regno come in un Cielo, veglio notte e giorno su di lei e trovo le mie divine compiacenze.
Se tu ti manterrai nel mio vero amore eucaristico, sarai la pupilla degli occhi miei divini e gusterai gioie ineffabili per tutta l'eternità.
L'amore non sopporta interruzioni e desidero che senza interruzione i cuori palpitino per me e che quindi non mi lascino mai solo nel Tabernacolo, non con la loro presenza fisica, che sarebbe impossibile, bensì con l'amore tenero, amandomi come si amano i familiari più intimi, i quali si pensano e si cercano a vicenda per condividere le loro gioie e le pene.
Fioretto: Dare a Gesù il primo posto nella mente e nel cuore. Non riservargli l'ultimo cantuccio.

VISITA A GESÙ
Le visite sincere sono apprezzate nel mondo; sono incontri di cuori. I cuori umani possono così fondersi nella fornace della carità e si sostengono vicendevolmente.
Ma l'umano è sempre umano, cioè assai limitato. Le visite umane non sempre appagano ed ottengono i frutti desiderati, per cui talvolta, dopo lunghi colloqui, si è costretti a dire: «Tempo sprecato! Visita inutile!».
Di gran lunga superiore nei suoi effetti è la visita che l'anima amante fa a me, chiuso nel Tabernacolo. È l'incontro di un cuore umano con il Cuore di un Dio-Uomo, delicatissimo ed onnipotente.
Suole chiamarsi Ora Eucaristica, ovvero Ora Santa, il tempo che s'impiega ad intrattenersi con me in intimo colloquio.
Se si sapesse con quale ansia aspetto i miei visitatori, ma i veri visitatori! Non di raro, anche quando la Chiesa è popolata, mi sento solo, poiché tra tanti fedeli presenti non trovo un solo cuore che palpiti davvero d'amore per me.
Tanti entrano e stanno nel luogo sacro, ma i loro cuori d'ordinario sono paralizzati dall'apatia e dall'indifferenza ed a me Sacramentato neppure si volge il pensiero o il minimo atto d'amore.
Tu, Piccola Ostia, spinta dall'amore, vieni a visitarmi ed io sussulto di gioia nel notare in te la premura d'incontrarti presto con me.
Eccomi; sono tutto a tua disposizione! Possiamo parlarci cuore a cuore, come l'amico amorevole parla al suo amico, senza timore, ma con grande fiducia.
Io, tuo Dio, sono qui per ascoltarti!
Sulla terra è capace di consolare un cuore che soffre solo il tuo Dio, che conosce tutti i tuoi nascondigli. Solo il tuo Gesù può appagare il tuo cuore e dargli pace e riposo.
Hai delle pene che ti lacerano la vita? Io sono l'Onnipotente! Vieni a me con amore, che so e posso lenire ogni tuo dolore.
Hai delle preoccupazioni assillanti, personali o familiari? Non sono io il tuo Padre amoroso? Raccontami tutto, che io, illuminandoti, ti farò trovare quel mezzo opportuno per rintracciare la via di mezzo nelle scabrosità della vita.
Ma perché possiamo intenderci bene nei nostri colloqui eucaristici, mantieni sempre nel tuo cuore un posticino degno di me, delicato, delizioso ed impegnativo.
* * *
Ci sono anime che trovano delle difficoltà per avanzare nelle vie dell'amore divino.
Perché esse non vengono spesso ai piedi del mio altare? Vengono di raro, non sanno chiedermi nulla e non attingono nulla.
Certe anime si trovano in uno stato penoso e doloroso e non hanno slancio per venire a visitarmi. Proprio allora bisogna venire a trovarmi ed io darei la luce per comprendere il valore della sofferenza. La via dolorosa è pesante, ma è la più sicura; e la più breve via è quella dell'amore per me.
Le anime generose e sante si formano e si fortificano nei colloqui eucaristici ferventi.
O Piccole Ostie, non scoraggiatevi mai! Voi conoscete la mia bontà; se cadete, invocatemi con fiducia e vi rialzerò. Venite a trovarmi! Io non so mai dimenticare gli atti amorosi; dimentico solamente le offese di chi ritorna a me e mi vuole sinceramente amare.
Potendo, non chiudete la vostra giornata senza aver fatta una visitina a me nel Sacramento. Quando siete impedite a venirmi a trovare, raccoglietevi un poco nel silenzio della vostra  cameretta ed a distanza mettetevi in comunicazione con me spiritualmente.
V'insegno, o Piccole Ostie, un modo semplice per riparare le irriverenze fatte a me nel Sacramento, la poca fede eucaristica ed i sacrilegi.
Prima di ogni vostra preghiera privata ed alla fine, dite devotamente: Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento.
La stessa giaculatoria recitatela ogni qual volta passate davanti a qualche Chiesa. Ricambierò sempre con una mia Benedizione.
Fioretto: Invitate qualche persona a fare compagnia, quando si va a visitare Gesù Sacramentato.

IL GIOVEDÌ
Tutti i giorni sono eucaristici, perché sto sempre nel Tabernacolo; ma il giovedì è il giorno eucaristico per eccellenza, poiché fu di giovedì la mia ultima cena, quando istituii il Sacramento dell'amore.
Detto giorno mi è tanto caro!
Le anime amanti, interpretando il mio desiderio, sogliono santificare il giovedì, oltre che con la Comunione, con altre pratiche eucaristiche.
Tu, Piccola Ostia, non essere seconda fra tante altre anime nell'onorarmi al giovedì.
Ascoltami! Al giovedì fa' di tutto per non tralasciare la Comunione, tranne vera impossibilità, nel quale caso supplirai con frequenti Comunioni Spirituali.
La tua Comunione del giovedì abbia questa intenzione: ringraziarmi del Dono Eucaristico che ho fatto al mondo e riparare le profanazioni ed i sacrilegi eucaristici.
Ti sarò grato e ti ricompenserò se al giovedì porterai alla Mensa Eucaristica qualche altra anima, che suole stare un po' lontana dalla Comunione.
Ogni giovedì sera, alle ore venti, portati col pensiero alla mia ultima Cena; è l'ora memoranda in cui dal cuore di un Dio Umanato scaturì il Mistero Eucaristico.
Non dimenticare dunque: giovedì sera, alle ore venti, appuntamento con il tuo Gesù, chiuso nei mille Tabernacoli del mondo.
Sia questa l'ora del tuo mistico incontro con il Re d'Amore. Diffondi questa iniziativa, che già da tempo si va attuando.
Trascorri l'ora dell'appuntamento eucaristico in più intima unione con me.
* * *
Il giorno proprio delle Piccole Ostie è il primo giovedì del mese. Attendi con gioia questo tuo giorno e santificalo!
È bene che il Raduno Mensile delle Piccole Ostie si faccia al primo giovedì, con Santa Messa e Comunione in comune.
In detto giorno si faccia pure l'ora Santa di riparazione per i Sacerdoti.
Fioretto: Il giovedì è giorno di festa per Gesù e per la Piccola Ostia. Parlare agli altri, ma con prudenza, delle benemerenze eucaristiche del giovedì, per invogliarli a comunicarsi in detto giorno.

RICORDO DELLA PASSIONE
Il Mistero Eucaristico s'identifica con quello della Croce. Come è vostro dovere onorarmi quale Vittima Eucaristica, così dovete onorarmi quale Vittima sulla Croce.
Onoratemi Crocifisso, appassionato e sanguinante.
Il pensarmi sofferente dà gloria al Padre Celeste e consolazione a me.
Io, Dio-Uomo, sono stato l'Uomo dei dolori. Tutta la mia vita è stata un continuo martirio é specialmente nel tempo della Passione.
Piccole Ostie, rendetevi familiari il ricordo della mia Passione. Pensatemi, pensatemi spesso, pensatemi sofferente.
Non contentatevi di onorarmi solo al venerdì. Per me tutti i giorni sono Venerdì Santo, poiché l'iniquità umana continua a flagellarmi, a trattarmi da re di burla ed a crocifiggermi.
Suggerisco la maniera pratica per rendere ogni giorno omaggio alla mia Passione. Ai singoli giorni della settimana corrisponda un Mistero Doloroso.
Lunedì: Pensatemi nell'Orto di Getsemani, agonizzante e grondante Sangue, abbandonato dagli Apostoli e tradito da Giuda.
Martedì: Consideratemi legato ad una colonna con le spalle denudate e carico di ferite per i colpi dei flagelli.
Mercoledì: Miratemi nel Pretorio di Pilato, coronato di spine, sputato e schiaffeggiato, mentre si grida: Sia crocifisso!
Giovedì: Pensatemi sulla via del Calvario carico della Croce, sanguinante, stanco e deriso. Ricordate la Veronica che, mossa a compassione, venne ad asciugare il mio volto insanguinato. Imitate la sua delicatezza!
Venerdì: Fissatemi inchiodato sulla Croce, martoriato in tutte le membra, ma soprattutto nello spirito. Miratemi agonizzante, morto e trafitto dalla lancia. Non dimenticate verso le ore tre del pomeriggio di recitare qualche preghiera a me ed all'Addolorata, perché in quell'ora emettevo l'ultimo respiro.
Sabato: Si pensi ai dolori della Madre mia, che assieme a me ha subito il martirio del cuore. Domenica: Ricordatevi della mia sepoltura e della gloriosa risurrezione.
Il Mistero Doloroso lungo il giorno sia richiamato con pie riflessioni, che giovino alla vita pratica. Ad esempio, il lunedì, sopraggiunta una sofferenza, dire: Gesù, sia fatta la tua volontà, come hai fatta tua la volontà dell'Eterno Padre nell'Orto degli Ulivi!...
* * *
Nel corso dell'anno c'è il tempo liturgico destinato alla memoria della mia Passione; è il periodo quaresimale. Le due ultime settimane prima della Pasqua si santifichino così: Ogni giorno, dalla domenica antecedente alle Palme, si ricordi una Stazione della Via Crucis. Sono quattordici le Stazioni e sono altrettanti i giorni che precedono la Pasqua.
Chi mi onora con questa pratica, si rende degno di ricevere una particolare Benedizione da me Risorto il giorno di Pasqua.
* * *
Piccola Ostia, non si pensa mai abbastanza alla mia dolorosa Passione.
Tutti vogliono godere e si rifugge dal pensiero di soffrire. Eppure è la sofferenza, che unita all'amore, salva le anime.
Io con la sofferenza ho redento l'umanità.
Ti aiuterà ad essere generosa nella sofferenza la devozione alle mie Sante Piaghe.  Baciale sovente, una ad una.
Diffondi la devozione al Crocifisso, come fanno gli Ascritti alla Lega del Crocifisso, Lega che va allargandosi nel mondo.
Mi è cara la pratica di quelle anime
che ogni giorno mi offrono cinque piccoli sacrifici in onore delle mie cinque Piaghe.
Le mie ferite sono sorgenti di grazia e di misericordia; non tutti sanno apprezzarle ed onorarle, ma lo facciano almeno tutte le mie Piccole Ostie.
Fioretto: Portare addosso il piccolo Crocifisso ed abituarsi a baciare spesso e con amore le cinque Sante Piaghe, una ad una.
SITO in ALLESTIMENTO
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