Vai ai contenuti

1984 ♦ Domando a tutti la consacrazione

2 febbraio 1984. Presentazione di Gesù Bambino al Tempio.
L'anima trafitta.
«Nel momento in cui presento il mio Bambino Gesù al Tempio e il mio Cuore è ricolmo di materna beatitudine, nel vedere come lo Spirito ha svelato a due semplici ed anziane creature l'arcano disegno del Padre, la mia anima viene trafitta dalle parole profetiche che mi vengono rivolte: "Egli sarà posto come segno di contraddizione, per la salvezza e la rovina di molti... e una spada trapasserà la tua anima!".
Ecco così svelato anche il profondo mistero della mia divina e universale maternità. È un mistero di amore.
Il mio Cuore di Madre si apre all'amore in maniera perfetta. Nessun'altra creatura può ormai possedere una così profonda capacità di amore.
Se l'estensione dell'amore materno può essere misurata dal numero dei figli, pensate come deve essere grande l'amore della vostra Mamma Celeste, cui Gesù ha affidato come suoi figli tutti gli uomini.
Quanto grande è il mio amore di Mamma! Esso abbraccia tutti e ciascuno in particolare, segue ognuno sul suo cammino, partecipa alle difficoltà, condivide le vostre sofferenze, vi aiuta in tutte le necessità, vi assiste nei pericoli, vigila nei momenti decisivi, nessuno mai abbandona o dimentica.
Penetrate nel segreto del mio amore materno e sarete sempre consolati. È anche un mistero di dolore.
Nel momento in cui dal Sacerdote il Bambino Gesù mi è ritornato tra le braccia e, a quaranta giorni di età, lo contemplo così bello e con la freschezza di un fiore appena sbocciato, la voce profetica del vecchio Simeone me lo fa contemplare con la mente già disteso sulla Croce: allora la mia anima viene veramente trafitta da una spada.
Sono la Madre dall'anima trafitta. Perché anche mie sono ormai tutte le vostre ferite, o figli, come mie sono state quelle di mio Figlio Gesù.
Vivete giorni di grandi sofferenze che aumentano sempre di più, specialmente per voi miei prediletti. Il tempo che vivete è segnato da ferite di ogni genere, causate da un persistente e generale rifiuto di Dio, da una grande dimenticanza dei vostri doveri, da un'abitudine diffusa di ignorare e non ubbidire più ai comandamenti della Legge di Dio.
Nella Chiesa la confusione aumenta: troppo pochi sono quelli che accolgono il mio invito a lasciarsi formare e condurre da Me con l'umile docilità del mio Bambino Gesù. Così la tenebra si addensa nelle menti, nei cuori e nelle anime.
Sono la vostra Madre dall'anima trafitta: sono accanto a voi per chiudere le vostre ferite. Non perdetevi d'animo. Pregate, fate penitenza, siate piccoli e docili, lasciatevi formare da Me, lasciatevi portare nel mio Cuore sulle acque tempestose. Coraggio. Soprattutto oggi la mia anima trafitta vuole riversare su di voi la pienezza della sua luce e della sua grazia.
Vi racchiudo nel mio Cuore; ogni giorno vi porto al Tempio del Signore e dalle mie braccia materne vi depongo sul suo altare come vittime da Me preparate e a Lui gradite, per la salvezza del mondo».

19 Marzo 1984. Solennità di San Giuseppe.
Guardate al mio sposo Giuseppe.
«Figli miei prediletti, guardate oggi al mio castissimo sposo Giuseppe che a tutti voi è di esempio nell'assecondare con amore, con purezza, con fede e perseveranza il disegno di Dio.
Nella vita è stato per Me sposo casto e fedele, collaboratore prezioso nella custodia amorevole del Bambino Gesù; silenzioso e provvido lavoratore, attento a non farci mai mancare i mezzi necessari alla nostra umana esistenza, giusto e forte nel quotidiano adempimento del compito a Lui affidato dal Padre Celeste.
Quanto amava e seguiva ogni giorno la mirabile crescita del nostro divin Figlio Gesù! E Gesù lo ricambiava con un affetto filiale e profondo: come lo ascoltava e lo ubbidiva, come lo confortava e lo aiutava!
Anche in voi, figli prediletti, voglio che fioriscano quelle virtù, che tanto lo hanno reso perfetto nell'adempimento del suo provvidenziale disegno.
Siano in voi il suo silenzio e il suo nascondimento, necessari in questi tempi perché possiate adempiere al disegno che vi ho affidato.
Vivete lontano dal rumore e dal chiasso, dalle grida e dal frastuono da cui venite sempre più circondati. Mantenete la vostra quiete interiore, in un silenzioso colloquio con Gesù e con la vostra Mamma Celeste. Non partecipate mai a spettacoli profani e chiudete gli occhi alle facili seduzioni del mondo. Sappiate sottrarvi alla sottile tattica di perversione morale, oggi diffusa, in maniera così subdola e pericolosa, dalla stampa e dalla televisione.
Non sciupate il tempo davanti al televisore, rubando così preziosi momenti alla preghiera e all'ascolto della mia parola.
Sia anche in voi la sua purezza verginale, in un distacco che Io voglio più grande da voi stessi, dalle creature, dalle cose umane, per essere interiormente liberi e capaci di amare e di adempiere, con fedele perseveranza, qualunque cosa il Signore vi chiede.
Imitate il mio amatissimo sposo Giuseppe nella sua preghiera umile e fiduciosa, nel faticoso lavoro, nella pazienza e nella grande bontà.
Affidate voi e il mio Movimento alla sua potente protezione. Come ha saputo difendere la vita minacciata del Bambino Gesù, così ora difenderà questa mia Opera di amore, nei momenti in cui dal mio Avversario verrà attaccata e furiosamente combattuta.
Con Lui e con il nostro divin Bambino Gesù, oggi vi incoraggio e vi benedico».

25 marzo 1984. Festa dell'Annunciazione di Maria Santissima.
Domando a tutti la consacrazione.
«Guardate al momento ineffabile dell'Annunciazione da parte dell'Arcangelo Gabriele, inviato da Dio ad accogliere il mio "sì" all'attuazione del suo eterno disegno di Redenzione, e al grande mistero dell'Incarnazione del Verbo nel mio seno verginale, e allora capirete perché Io vi domando di consacrarvi al mio Cuore Immacolato.
Sì, Io stessa ho manifestato la mia volontà a Fatima, quando sono apparsa nel 1917. L'ho più volte domandata a mia figlia Suor Lucia, che si trova sulla terra per adempiere a questa missione che le ho affidato. In questi anni l'ho insistentemente richiesta, attraverso il messaggio affidato al mio Movimento Sacerdotale. Oggi Io nuovamente domando a tutti la consacrazione al mio Cuore Immacolato.
La domando anzitutto al Papa Giovanni Paolo II, primo figlio prediletto, che in occasione di questa festa, la compie in maniera solenne, dopo aver scritto ai Vescovi del mondo di farla in unione con Lui.
Purtroppo non da tutti i Vescovi l'invito è stato accolto.
Particolari circostanze ancora non hanno consentito di consacrarmi espressamente la Russia, come ho più volte domandato. Come vi ho già detto, questa consacrazione mi sarà fatta, quando avvenimenti sanguinosi saranno ormai in via di attuazione.
Benedico questo atto coraggioso del "mio" Papa, che ha voluto affidare il mondo e tutte le nazioni al mio Cuore Immacolato; lo accolgo con amore e gratitudine e, per esso, prometto di intervenire ad abbreviare molto le ore della purificazione e a rendere meno pesante la prova. Ma Io domando questa consacrazione anche a tutti i Vescovi, a tutti i Sacerdoti, a tutti i Religiosi e a tutti i fedeli.
Questa è l'ora in cui tutta la Chiesa deve raccogliersi nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato.
Perché vi domando la consacrazione?
Quando una cosa viene consacrata, essa è sottratta ad ogni altro uso per essere adibita solo a uso sacro. Così è di un oggetto, quando è destinato al culto divino.
Ma può esserlo anche di una persona, quando essa viene chiamata da Dio a rendergli un culto perfetto. Comprendete perciò come il vero atto della vostra consacrazione sia quello del Battesimo.
Con questo sacramento, istituito da Gesù, vi viene comunicata la Grazia, che vi inserisce in un ordine di vita superiore al vostro, cioè nell'ordine soprannaturale. Partecipate così alla natura divina, entrate in una comunione di amore con Dio e le vostre azioni hanno perciò un nuovo valore che supera quello della vostra natura, perché hanno un vero valore divino.
Dopo il Battesimo siete ormai destinati alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità e consacrati a vivere nell'amore del Padre, nella imitazione del Figlio e nella piena comunione con lo Spirito Santo.
Il fatto che caratterizza l'atto della consacrazione è la sua totalità: quando venite consacrati, ormai lo siete tutti e per sempre.
Quando vi domando la consacrazione al mio Cuore Immacolato, è per farvi comprendere che dovete affidarvi a Me completamente, in maniera totale e perenne, perché Io possa disporre di voi secondo il Volere di Dio.
Vi dovete affidare in modo completo, donandomi tutto.
Non dovete donarmi qualcosa e tenere ancora qualcosa per voi: dovete essere veramente e solamente tutti miei.
E poi non vi dovete affidare a Me un giorno sì e uno no, o per un periodo di tempo, finché voi volete, ma per sempre. È per sottolineare questo importante aspetto di completa e duratura appartenenza a Me, vostra Mamma Celeste, che Io domando la consacrazione al mio Cuore Immacolato.
Come la consacrazione deve essere da voi vissuta?
Se guardate al mistero ineffabile che oggi la Chiesa ricorda, capirete come deve essere vissuta la consacrazione che vi ho domandato.
Il Verbo del Padre, per amore, mi si è completamente affidato. Dopo il mio "sì", è disceso nel mio seno verginale.
Mi si è affidato nella sua divinità. Il Verbo eterno, la seconda Persona della Santissima Trinità, dopo l'Incarnazione, si è nascosto e raccolto nella piccola dimora, miracolosamente preparata dallo Spirito Santo, nel mio grembo verginale.
Mi si è affidato nella sua umanità, in maniera così profonda, come ogni figlio si affida alla mamma da cui tutto si attende: sangue, carne, respiro, cibo e amore per crescere ogni giorno nel suo seno e poi - dopo la nascita - ogni anno sempre accanto alla madre.
Per questo come sono Madre dell'Incarnazione, sono anche Madre della Redenzione, che qui ha già il suo mirabile inizio.
Eccomi perciò intimamente associata a mio Figlio Gesù; collaboro con Lui alla sua opera di salvezza, durante la sua infanzia, l'adolescenza, i trent'anni della sua vita nascosta a Nazareth, il suo ministero pubblico, durante la sua dolorosa passione, fino sulla Croce, dove offro e soffro con Lui e raccolgo le sue ultime parole di amore e di dolore, con le quali mi dona come vera Madre a tutta l'umanità.
Figli prediletti, chiamati ad imitare in tutto Gesù, perché siete i suoi Ministri, imitatelo anche in questo suo completo affidamento alla Mamma Celeste. Per questo vi domando di offrirvi a Me con la vostra consacrazione.
Potrò essere per voi Madre attenta ed interessata a farvi crescere nel disegno di Dio, a realizzare nella vostra vita il grande dono del Sacerdozio cui siete stati chiamati; vi porterò ogni giorno ad una sempre migliore imitazione di Gesù, che deve essere il vostro unico modello e il vostro più grande amore. Sarete suoi veri strumenti, collaboratori fedeli della sua Redenzione. Oggi questo è necessario per la salvezza di tutta l'umanità, così ammalata, lontana da Dio e dalla Chiesa.
Il Signore può salvarla con un intervento straordinario del suo Amore misericordioso. E voi, Sacerdoti di Cristo e miei figli prediletti, siete chiamati ad essere gli strumenti del trionfo dell'Amore misericordioso di Gesù.
Oggi ciò è indispensabile per la mia Chiesa, che deve essere guarita dalle piaghe dell'infedeltà e dell'apostasia, per tornare a rinnovata santità e al suo splendore.
La vostra Mamma Celeste vuole guarirla attraverso di voi, miei Sacerdoti. Lo farò presto, se mi lascerete operare in voi, se vi affiderete, con docilità e con semplicità, alla mia misericordiosa azione materna.
Per questo ancora oggi, con accorata implorazione, domando a tutti di consacrarvi al mio Cuore Immacolato».

20 aprile 1984. Venerdì Santo.
Accanto a ogni altare.
«Sono la vostra Mamma, tanto addolorata. Mi trovo accanto a mio Figlio Gesù, nel momento che sale al Calvario, sfinito da un'immensa sofferenza e dal peso della Croce, che porta con mansuetudine e con amore.
I piedi lasciano sul terreno impronte di sangue, le mani stringono la croce che pesa sulla spalla piagata, il corpo è lacerato e contuso dalla terribile flagellazione subita, dal capo scendono rivoli di sangue che escono dalle ferite aperte dalla corona di spine...
Che fatica fa Gesù a salire: quale sofferenza gli procura ogni passo che fa verso la cima del Calvario!
Barcolla, si ferma, è scosso dai fremiti della febbre e dal dolore, si china come per raccogliere nuove energie: non ce la fa più e cade per terra.
Ecco l'Uomo. Ecco, figli, il vostro Re.
Vorrei raccoglierlo con lo slancio del mio cuore di Mamma, aiutarlo con la forza del mio dolore, sorreggerlo con il conforto della mia presenza. Lo accarezzo con il gemito della mia preghiera, lo accompagno con l'angoscia di una madre ferita, lo conduco verso la vetta del Golgota sul mio Cuore Immacolato, ormai unito al suo in un'unica offerta al Volere del Padre.
Gli sono accanto quando lo spogliano delle sue vesti e, con gesto di mamma compreso e accolto dai carnefici, dono il mio candido velo perché venga protetto nel suo pudore; lo guardo quando lo distendono sul patibolo. Sento il martello sui chiodi che gli trapassano le mani e i piedi; mi penetra l'anima il terribile urto della Croce nel terreno, che lo fa sobbalzare dal dolore.
Sono sotto la Croce, in questo Venerdì Santo, a vivere assieme a mio Figlio le lunghe e terribili ore della sua Passione.
Mi avvolge, come in un manto, la pace che scende dal suo Corpo immolato; come un fiume di grazia mi invade e mi sento aprire ad una immensa capacità di amore. La mia anima si schiude ad una nuova e più grande vocazione materna, mentre il mio Cuore Immacolato raccoglie ogni goccia preziosa del suo dolore durante le ore dell'agonia.
Questo Venerdì Santo ha veramente illuminato ogni giorno, che il Signore vi ha concesso, del vostro terreno peregrinare, o miei figli, perché in questo giorno siete stati redenti.
Guardate tutti a Colui che oggi hanno trafitto.
Lasciatevi lavare dal suo Sangue, penetrare dal suo amore, generare dal suo dolore, nascondere nelle sue piaghe, riparare dal suo riscatto, redimere dal suo nuovo ed eterno Sacrificio.
Questo Venerdì Santo si ripete quando Gesù ancora si immola per voi, anche se in maniera incruenta, nel Sacrificio della Santa Messa. Misticamente si rinnova per voi il dono supremo di questa giornata.
Ma, accanto a Gesù che si immola, si ripete anche l'offerta dolorosa della vostra Mamma Celeste, che è sempre presente accanto ad ogni Altare su cui si celebra la Santa Messa, come lo è stata durante questo lungo e doloroso Venerdì Santo.
Sia grande e irresistibile la vostra fiducia. Il male, ogni male, e lo Spirito del male, Satana,
vostro Avversario fin dal principio, è stato vinto e ridotto ormai a perpetua schiavitù. Il suo grande agitarsi di oggi non vi spaventi, non vi turbi.
Vivete nella gioia e nella pace di Gesù, dolce e mansueta vittima, offerta sulla Croce al Padre, come prezzo del vostro perenne riscatto.
Ora che il buio è nuovamente sceso sul mondo e la notte avvolge l'umanità smarrita, in questo suo Venerdì Santo, guardate a Colui che hanno trafitto per capire come la vittoria sul male, sull'odio e sulla morte vi è ormai stata per sempre ottenuta dalla forza dell'amore misericordioso di Gesù, vostro Divin Redentore».

13 maggio 1984. Anniversario della Prima Apparizione a Fatima.
Convertitevi.
«Questi sono i miei tempi. Mentre oggi ricordate la mia prima apparizione avvenuta a Fatima nel 1917, state vivendo gli avvenimenti che allora Io vi ho predetto.
Siete dentro il periodo in cui la lotta fra Me, "Donna vestita di sole" e il mio Avversario, "il Dragone rosso", volge ormai verso la sua conclusione.
Per questo appaio ancora in maniera nuova, più straordinaria, per confermarvi che abituale è la mia presenza in mezzo a voi.
Comunico a tutti il mio volere materno con un messaggio che oggi è diventato urgente e angosciato:
- Convertitevi e pentitevi dei vostri peccati.
- Convertitevi e tornate a Dio che vi salva.
- Convertitevi e camminate sulla strada del bene, dell'amore e della santità.
Questo è ancora per voi il tempo prezioso della conversione. Accogliete il mio invito che, in tante maniere, ancora voglio rivolgere ai miei figli così minacciati.
Pregate di più, pregate con il Santo Rosario, pregate in Cenacoli fra voi, pregate soprattutto in famiglia.
Voglio che le famiglie cristiane tornino a pregare con Me e per mezzo di Me, perché siano salvate dai grandi mali che le minacciano.
Mortificatevi con la penitenza e il digiuno corporale.
Il digiuno che Io preferisco è quello dal male e dal peccato; della rinuncia al fumo, all'alcool, al cinema e alla televisione. Non guardate spettacoli televisivi che vi corrompono nella vostra interiore castità e portano nell'anima tanta dissipazione, seminando nel cuore germi di male.
Vi domando anche il digiuno corporale, almeno ogni tanto, come vi è stato richiesto da mio Figlio Gesù nel Vangelo, quando ha detto: "Certi generi di demoni si possono scacciare solo con la preghiera e con il digiuno".
Consacratevi continuamente al mio Cuore Immacolato e vivete in quotidiana comunione di vita e di amore con Me.
Sono la Madre della Fede, sono la Vergine fedele e oggi dovete chiedere a Me l'aiuto per restare nella vera Fede. Per questo vi invito ad ascoltare e a seguire il Papa, che ha da Gesù la promessa dell'infallibilità. E recitate spesso il Credo, come rinnovata professione della vostra Fede.
Se fate quanto vi domando, camminerete con Me ogni giorno verso la vostra conversione. Vivete bene questo spazio di tempo, che l'amore misericordioso di Gesù ancora vi dona.
Vivete con fiducia e con gioia il vicino momento del trionfo del mio Cuore Immacolato».

30 giugno 1984. Festa del Cuore Immacolato di Maria.
Il mistero del mio Cuore Immacolato.
«Venerate il mio Cuore Immacolato, figli prediletti. Oggi la Chiesa vi invita a guardare al mistero di amore e di misericordia racchiuso nel mio Cuore Immacolato.
Se venerate il mio Cuore, voi date lode alla Santissima Trinità, che in esso riceve la sua più grande gloria, perché ha fatto di questo mio celeste giardino il luogo della sua divina compiacenza.
In esso il Padre si riflette con gioia; il Verbo si depone come in una culla preziosa; lo Spirito Santo arde con la purissima luce del suo divino Amore.
Se venerate il mio Cuore Immacolato, date lode anche alla vostra Mamma Celeste, perché in esso è racchiuso il mistero della mia predilezione e dei privilegi di grazia, di cui da Dio sono stata adornata.
così venerate anche i miei singolari privilegi della Immacolata Concezione, della divina Maternità, della corporea Assunzione al Cielo, della pienezza di grazia e della perpetua Verginità.
Attraverso la via del mio Cuore entrate a comprendere ed a godere il divino capolavoro che è la vostra Mamma Celeste.
Se amate questo Cuore, venite voi stessi rivestiti del mio amore materno e della mia immacolata misericordia.
Nell'intimo del Cuore Immacolato avviene il prodigio, che ogni giorno compio con voi, di rendervi sempre più simili a Me e di trasformare la vostra anima a immagine dell'anima mia.
Vi comunico anche il mio spirito perché possiate veramente crescere nella mia vita e diventare, oggi, espressione della presenza della vostra Mamma Celeste.
Vi formo alla purezza della mente, del cuore e del corpo; allora diffonderete attorno a voi il candore della mia Luce immacolata.
Vi comunico la mia capacità di amare, ed il vostro cuore si aprirà come rifugio di salvezza a tutti coloro che si sono smarriti sulla strada dell'errore e del peccato.
Dono delicatezza al vostro modo di agire, perché possiate essere con tutti buoni e misericordiosi.
Do conforto e balsamo ai vostri gesti, perché possiate sanare le ferite dolorose degli ammalati e di tutti i miei poveri figli peccatori.
Allora voi stessi diventate, oggi, espressione concreta del mio materno amore.
Se riparate al dolore del mio Cuore Immacolato, diventate per Me motivo di grande gioia e di consolazione, perché attraverso di voi Io posso agire in questi anni, per costruire il mio disegno di salvezza.
È un disegno che tengo ancora segreto; lo svelo solo ai miei piccoli, che accolgono il mio invito a venerare, ad amare e a riparare, mentre vengono da Me condotti a comprendere sempre più il grande mistero di amore e di misericordia del mio Cuore Immacolato».

San Marino, 5 luglio 1984. E.S. in forma di Cenacolo coi Sacerdoti del M.S.M. di lingua italiana.
Madre di Gesù Sacerdote.
«Figli prediletti, quanto è gradito al mio Cuore questo Cenacolo continuo di fraternità e di preghiera che fate assieme a Me, vostra Mamma Celeste! Sono la Madre di Gesù Sacerdote.
Il mio Cuore Immacolato è stato sempre l'altare su cui Gesù ha voluto offrire al Padre la sua offerta sacerdotale. Dal momento ineffabile della Incarnazione, quando il Verbo del Padre si è deposto nel mio seno verginale e la Divinità si è annichilita, assumendo in esso il primo germe della natura umana, il mio Cuore Immacolato è diventato l'Altare su cui si è compiuta la prima azione sacerdotale di mio figlio Gesù.
Io l'ho sempre accompagnato in ogni più perfetto compimento della sua perenne offerta di sacerdote e di vittima.
Dalla nascita nella povertà all'infanzia passata in esilio; dall'adolescenza trascorsa in umile lavoro e docile servizio, alla vita pubblica consumata brevemente fra tante sofferenze e incomprensioni, fino al doloroso compimento nella sua sanguinosa agonia e nella morte sulla Croce; tutta la vita di Gesù è stata una continua azione sacerdotale, offerta con amore al Padre per la nostra salvezza.
In ogni momento di questa offerta, Gesù ha voluto con sé, a soffrire e ad offrire, sua Madre. Per questo sono diventata cooperatrice con Lui nella sua opera di redenzione, vera Corredentrice e sono soprattutto Mamma di Gesù come Sacerdote.
Allora capite perché Io senta una particolare predilezione verso di voi, miei figli, a cui è stato affidato il grande dono del Sacerdozio.
Sono accanto a voi in ogni momento della vostra giornata, perché sia tutta sacrificata e donata al Padre in una perenne offerta sacerdotale. Sono accanto a voi nel momento della preghiera, del lavoro, nelle ore della gioia e della sofferenza, della solitudine e dell'abbandono.
Sono sempre accanto a voi quando celebrate il Sacrificio della Santa Messa, che rinnova quello compiuto da Gesù sulla Croce.
Con Gesù che, per mezzo di voi, compie oggi il suo Sacrificio, Io sono sempre accanto ad ogni Altare per offrire con voi al Padre celeste, sul mio Cuore Immacolato, la Vittima preziosa della nostra redenzione.
Oggi è necessario mettere in maggiore luce il valore della Santa Messa come Sacrificio che rinnova, in maniera incruenta ma vera, quello compiuto da Gesù sul Calvario.
Sono i miei tempi ed Io sono accanto a voi, figli, per accogliere la vostra perenne azione sacerdotale.
Per questo lasciatevi formare da Me con docilità.
In questi Esercizi Spirituali, a forma di continui Cenacoli, che Io desidero si diffondano sempre di più, dolcemente vi preparo alla vostra offerta.
Come piccoli agnelli vi ho raccolti nel mio ovile per prepararvi alla immolazione che vi attende. Ora vi guardo con compiacenza perché assecondate la mia azione che vi dispone ad essere offerti al Signore, sull'altare del mio Cuore Immacolato, per la salvezza del mondo».
SITO in ALLESTIMENTO
Eventuali violazioni ai DIRITTI d'AUTORE, se DEBITAMENTE SEGNALATE a ezio1944@gmail.com - VERRANNO IMMEDIATAMENTE RIMOSSE
Torna ai contenuti