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1974 ♦ Cenacoli di vita con Me - Messaggi dal 30 novembre al 31 dicembre

30 novembre 1974. Ultimo giorno dell'anno liturgico.
Il segno che Dio dà.
«Non  si turbi, figli prediletti, il vostro cuore. Perché dubitate? Perché,  incerti, guardate al presente e al futuro cercando il segno che Io vi ho  predetto?
Uno solo è il segno che Dio dà al mondo e alla Chiesa di oggi: Io stessa.
Io  sola sono annunciata quale grande segno nel cielo: questa donna,  vestita di sole, con la luna quale tappeto ai suoi piedi e dodici stelle  quale luminosa corona attorno al suo capo.
È preannunciata  la mia vittoria sul Dragone rosso, sull'ateismo trionfante ed  apparentemente oggi vittorioso. Questa vittoria si otterrà per mezzo del  trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo, e questa mia vittoria Io  raggiungerò con i Sacerdoti del mio Movimento.
Non cercate, per ora, altri prodigi nel cielo: questo sarà il solo prodigio!
Per  questo preparatevi nella preghiera, nella sofferenza, nella fiducia  totale in Me. Sono prossime le ore decisive della battaglia; ma già  anticipo che il grandioso segno della mia vittoria siete voi, Sacerdoti a  Me consacrati, che Io sto radunando nella Chiesa di cui sono Madre».

Dongo, 7 dicembre 1974. Primo sabato del mese.
Ai piccoli saranno svelati.
«Sei  venuto, figlio, davanti alla mia Immagine, che tu fin da piccolo  veneravi con un amore particolare e che era già segno della mia speciale  predilezione verso di te.
Hai celebrato la Santa Messa per  consolare il mio Cuore Immacolato e Addolorato e per tutti i Sacerdoti  del Movimento Sacerdotale Mariano.
Non temere: Io stessa da ogni parte del mondo sto radunando questi figli nella mia schiera: tutti mi stanno rispondendo.
Se talvolta trovi qualche ostacolo, delle difficoltà o delle incomprensioni, offri tutto al mio Cuore.
Ti  ho già detto, e te lo ripeto, che nessuna esterna interferenza potrà  nuocere a questa mia Opera. Essa è il segno che oggi Io do alla mia  Chiesa.
Nel momento della sua più grande confusione, alla  vigilia di grandi avvenimenti che turberanno la fede di tanti miei  figli, ecco il segno che Io vi do: Me stessa!
Io, Madre della  Chiesa, che intervengo personalmente ed inizio la mia Opera di  salvezza. La inizio così: con semplicità, nel nascondimento, in modo  tanto umile da non avvertirsi neppure dai più. Ma questo, figli, è  sempre stato il modo di agire della vostra Mamma.
Per  riconoscere perciò questa mia azione voi dovete avere occhi di bimbi,  mente di bimbi, cuore di bimbi. Dovete tornare ad essere semplici,  umili, raccolti, poveri, candidi: dovete veramente tornare ad essere quei piccoli ai quali solo saranno svelati i disegni di Dio, i misteri del Regno di Dio.
Così  ad illuminarsi sarà il cielo interiore delle vostre anime, e i vostri  cuori saranno veramente trasfigurati, perché in essi Io stessa stamperò  la mia immagine.
I vostri cuori saranno il mio Regno, e per  mezzo di voi, Sacerdoti del mio Movimento, darò alla Chiesa di oggi un  segno, che sarà sempre più chiaro e avvertito da tutti, della mia  presenza, della mia assistenza e della mia azione che è destinata alla  vittoria, al trionfo del mio Cuore Immacolato».

24 dicembre 1974. Vigilia di Natale.
Tutti dovete essere poveri così.
«Passa queste ore della vigilia con Me, figlio. Dimentica ogni altra cosa e non lasciarti occupare da altro oggi.
Rivivi  con Me quei momenti di ansia e di dolorosa apprensione, in cui il mio  Sposo riceveva un rifiuto ad ogni sua richiesta di ospitalità per quella  notte.
Dolore e apprensione non per noi, ma per mio Figlio  Gesù che stava per nascere. Ogni rifiuto dato a noi era un rifiuto dato a  Lui.
Più volte, durante il giorno, aveva come bussato alla  porticina del mio Cuore: era giunto il momento della Sua nascita ed Io,  Vergine, dovevo donarlo maternamente all'intera umanità.
Ma  l'umanità non aveva un posto per riceverlo. Ogni porta che si chiudeva  apriva una nuova ferita nel mio Cuore, che sempre più si schiudeva per  generare nell'amore e nel dolore - in questo dolore - il mio Figlio  Gesù.
Lo accolse così solo la povertà di una grotta e il calore di un bue e di un asinello che durante il giorno ci aveva portati.
Rivivi  con Me queste ore della vigilia, figlio, perché possa comprendere che è  solo la tua povertà che ti ha attirato la predilezione di mio Figlio  Gesù, che ti ha fatto il dono di essere Sacerdote prediletto del mio  Cuore Immacolato.
La tua povertà che ti fa essere solo e  sempre così bambino; la tua povertà totale: di beni, di attaccamenti, di  idee, di affetti. Essere povero vuol dire proprio possedere questo  nulla. È questo nulla che attira la compiacenza di Dio e che solo è  capace di accoglierla.
Sacerdoti da Me prediletti: tutti dovete essere poveri così. Per questo vi chiedo di essere solo bambini.
Allora  Io potrò condurvi sempre per mano e voi vi lascerete condurre con  docilità. Ascolterete solo la mia Voce, perché non sarete ricchi di  altre voci e di altre idee.
E la voce e le idee, che Io vi  comunicherò, saranno quelle di mio Figlio. Come sarà chiaro allora per  voi tutto il Vangelo! Il Vangelo di mio Figlio sarà la sola vostra luce e  voi, in una Chiesa pervasa dalla tenebra, donerete tutta la luce del  Vangelo.
Non sarete ricchi di altri affetti. L'unico vostro  affetto sarà il mio, sarà solo quello di vostra Madre. Ed Io, quale  Madre vostra, vi porterò ad amare, di un amore totale, solo mio Figlio  Gesù. Vi porterò al punto che non potrete più vivere senza di Lui: farò  dell'amore a Lui la vostra stessa vita e Lui potrà veramente rivivere in  voi.
Figli miei prediletti: per questo ho bisogno della vostra povertà, della vostra umiltà, della vostra docilità.
Non temete se il mondo non vi capirà e non vi accoglierà;
c'è sempre il Cuore della Mamma che sarà la vostra casa e il vostro rifugio».

26 dicembre 1974. Festa di Santo Stefano.
La forza dello Spirito.
«S.  Stefano era veramente un bambino. Di quale candore s'illuminava la sua  anima, di quale purezza la sua fede incrollabile in mio Figlio, di quale  forza tutta la sua persona!
Vinceva tutti con lo sguardo,  con la purezza della sua fede, con la forza del suo amore. Dopo Gesù è  stato il mio primo bambino che tante volte mi sono stretta al cuore.  (...) Io sapevo che doveva essere il primo a  morire, dopo mio Figlio Gesù. E con quale tenerezza lo confortavo,  perché diventasse forte, sempre più forte.
E quando cadde ucciso, lo portarono a Me ed Io ancora lo strinsi al mio Cuore... Oh, quasi la stessa scena del Calvario!
Anche tu Stefano sei chiamato ad essere Corona: la corona del mio Cuore Immacolato e Addolorato.
Come  a lui, così anche a te riverso la pienezza dell'amore di mio Figlio  sicché nessuno potrà resistere alla grazia e allo Spirito Santo che ti  sospingerà come piccola piuma sull'onda della sua pienezza.
I  Sacerdoti del mio Movimento saranno ciascuno questa corona di amore per  Me. Corona di gigli, di rose e di ciclamini, tutti questi miei piccoli  bimbi. Ma nessuno potrà resistere alla forza dello Spirito che Io ad  essi otterrò.
Oh, anch'essi - in gran parte - saranno  chiamati alla estrema testimonianza! Ma il loro sangue laverà e  purificherà questo mondo, perché ne nasca uno rinnovato nell'Amore e  riconsacrato al trionfo di Dio!».

31 dicembre 1974. Ultima notte dell'anno.
Incomincia a germogliare.
«Termina questo anno e inizia l'anno nuovo con Me, o figlio, sul mio Cuore Immacolato, in preghiera.
Preghiera  di grazie per quanto Io ho fatto durante questo anno per il mio  Movimento, accogliendo quanto di più prezioso per esso tu mi hai  offerto: la tua preghiera, la tua sofferenza, la tua completa fiducia in  Me. E così che, diffuso da Me stessa, l'invito è giunto ormai ai miei  Sacerdoti prediletti in tutto il mondo. Si è gettato il seme e già  incomincia a germogliare.
Con il prossimo anno maturerà e  fiorirà in una così meravigliosa primavera che sarà di gioia e di  conforto grande per tutti i miei figli.
Preghiera di  propiziazione per tanti tuoi fratelli che attendono questo nuovo anno  fra i divertimenti, sforzandosi solo dì dimenticare e di godere, e  spesso offendono il Cuore di mio Figlio e il mio Cuore materno.
Con il nuovo anno ormai gli avvenimenti decisivi inizieranno: nel momento in cui gran parte dell'umanità meno li attende.
Ormai  la mia schiera è pronta per la battaglia e presto la Chiesa tutta  assisterà a questa lotta fra Me e il mio avversario di sempre: Satana,  che ha sedotto gran parte dell'umanità e che ha corrotto e sviato tanti  figli della mia Chiesa.
Preparati, figlio, con la continua  preghiera: questo Io voglio da te. Vivi sempre nel mio Cuore Immacolato e  Addolorato! Ogni giorno che passa questo Cuore sarà sempre più la sola  tua luce. Ti benedico per questo tempo che ancora ti è concesso per  diffondere il mio Movimento.
Sacerdoti, guardate solo a Me  poiché prossimi sono i giorni in cui quanto ho predetto si avvererà  parola per parola. Sacerdoti da Me prediletti, offritevi tutti, sul mio  Cuore Immacolato, come offerta monda per il sacrificio con cui questo  mondo dovrà essere rinnovato nel sangue, perché sia purificato e  preparato alla nascita di un mondo nuovo, illuminato solo dalla luce e  dall'amore di mio Figlio Gesù».
SITO in ALLESTIMENTO
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