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REGISTRAZIONE ♫ AUDIO
9° GIORNO ╬ Gesù spiega che cosa è l’autentico “ricordo dei Morti”.

GESÙ. — Non dare ascolto, o figlia, a coloro che ti dicono di allontanare il tuo pensiero dal ricordo dei morti, per timore che ti si accrescano i dolori della vita, e ti siano amareggiate le poche gioie che tu puoi gustare sulla terra. Il ricordo dei morti è sorgente di dolcezza per il cuore afflitto, incoraggiamento al bene, freno alle passioni. Quante volte nelle ore più difficili, nei momenti più angosciosi non t’è venuta spontanea sul labbro la parola: Oh, se ci fosse mia madre! Se il padre mio fosse ancora in vita e potesse vedermi! E a questo pensiero non hai sentito come un alito confortatore che ti ha dato maggior forza per operare e combattere?
Quante volte non hai sentito, pensando ai tuoi cari morti, che tu non sei stata con essi abbastanza buona, abbastanza indulgente, abbastanza amante mentre erano in vita, e questo pensiero ti ha fatto versare lacrime tristi, ma al tempo stesso ti sei proposta di riparare ai dolori, che tu hai recato loro mentre erano accanto a te, con opere buone e con una vita migliore! Perché dunque non rivolgere il tuo pensiero ad essi? Perché credere che la tua angoscia si accresca al ricordo di coloro che non hai più con te, vicini a te ogni momento? — Essi non sono lontani da te, ma ti circondano invisibili, ti amano, vivono della tua vita, conoscono i tuoi bisogni e davanti al mio trono t’impetrano le grazie che ti sono necessarie. Nominali dunque frequentemente nelle tue preghiere i tuoi cari morti, nelle tue aspirazioni al Cielo; offri a Me per essi le tue buone opere ed aprirai loro il Paradiso. E quando hai la felicità di unirti a Me nella Santa Comunione, raccomandameli caldamente perché Io in quegli istanti non posso nulla negarti. No, tu non li hai perduti i tuoi cari, poiché coloro che ritornano al Signore non cessano di far parte della famiglia; genitori, fratelli, amici, parenti, tutti coloro che io ho chiamati a me non cessano d’amarti laggiù nel Purgatorio, dove il fuoco dell’espiazione li ha resi più amanti per la continua unione con me, loro Dio; essi ti amano come sulla terra e di più. Figlia, tuo padre, tua madre, morti nella pace del Signore, sono, sebbene invisibili, la tua guida, i tuoi consiglieri, i tuoi difensori; pensa dunque spesso a loro, e questo pensiero calmerà il pungente dolore che ti cagiona la loro assenza, e, purché tu compia con rassegnazione ciò che io voglio da te, ritornerà alla tua vita angosciata la pace che da tanto tempo invochi.

L’ANIMA. — Come scendono soavi al mio cuore le tue parole, Gesù mio: io li sento accanto a me i miei morti diletti, li rivedo col pensiero e Ti domando per essi la pace e l’eterno riposo. Si, Gesù caro, accetto con rassegnazione la momentanea apparente lontananza da essi: se Tu non l’avessi voluto, i miei occhi non verserebbero lacrime di dolore; ed accanto a me sarebbero ancora questi esseri teneramente amati. Accetta, o Gesù mio, in virtù di questa rassegnazione dolorosa, ma sottomessa, le preghiere ferventi che Ti innalzo per essi.

FIORETTO. Offriamo a Gesù Sacramentato le contrarietà che incontreremo in questo giorno in suffragio delle Anime che con la nostra cattiva condotta noi abbiamo amareggiate, mentre erano in vita. — (De profundis).
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